In riferimento alla grave criticità in cui versa la viabilità provinciale, l’On. Nicola Bono, ultimo Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, ha dichiarato: “Alcuni mass media nel trattare le penose condizioni in cui versa la viabilità provinciale, hanno tentato di spiegare l’attuale disastrosa condizione come il frutto dell’abbandono di qualsiasi attività di manutenzione da parte dell’Ente Provincia addirittura a partire dal 2010. Non solo ciò non risponde affatto alla verità, ma si attribuisce una quota di responsabilità dell’attuale indecorosa situazione di molte strade provinciali, a chi ha sempre, fino all’ultimo giorno del suo mandato, fatto fino in fondo il suo dovere. Infatti, basta andare sul sito dell’Ente Provincia a consultare la mia “Relazione di Fine Mandato”, da pag. 86 a pag,152, per verificare che dal giugno 2008 al giugno 2013, sono stati avviati lavori pubblici per 141 milioni di Euro, di cui ben 63 milioni solo per la viabilità e che fino al 31.5.2013 sono state inaugurate opere. L’ultima, la rotatoria di Calabernardo nel Nodo di Noto, mentre sono state lasciati ben cinque cantieri di opere viarie in corso di realizzazione. Appare inoltre del tutto destituita di fondamento la notizia del presunto azzeramento delle spese di manutenzione ordinaria che, al contrario, nel corso della mia amministrazione, rispetto alla precedente, sono aumentate di ben il 20 per cento, passando da una media di 776.290 euro l’anno nel periodo 2003-2007, a una media di ben 934.299 nel periodo 2008-2012, come si può verificare nella relazione di fine mandato a pag. 151. Ovviamente non intendo minimizzare le problematicità di un assetto viario elefantiaco rispetto all’estensione territoriale della Provincia che, con i suoi 2.200 km è il triplo rispetto ai 700 Km della provincia di Ragusa, ma semplicemente che non può assolutamente essere messo in discussione lo sforzo e la capacità dell’amministrazione provinciale che mi onoro di avere guidato, nell’affrontare problematicità lasciate irrisolte dalle precedenti gestioni, e l’avere avviato centinaia di appalti, con la realizzazione di incompiute storiche e di opere attese da decenni. A ciò basti citare l’esempio della viabilità di Sortino, spesso protagonista sui mass media. Le strade chiuse o bisognose di manutenzioni straordinarie al momento del mio insediamento il 19 giugno 2008 erano ben cinque e cioè: la s.p. 29 Sortino-Ficarazzi, la s.p. 9 Sortino-Carlentini, la s.p.76 Monti Climiti Saiazza, la s.p. 28 Fusco-Solarino-Sortino (sede della crono-scalata), nonché la Sottomelilli-Sortino.
La mia Amministrazione, pur con le gravissime difficoltà finanziarie e la progressiva decurtazione dei trasferimenti statali e regionali, in cinque anni nella sola area viaria di Sortino e dintorni ha investito quasi 10 milioni di euro, cancellando dall’elenco degli interventi ben tre arterie su cinque.
Ma le due rimaste, lo sono unicamente perché la s.p. 29 riguarda interventi di competenza comunale relative alla costruzione di un canale per le acque bianche mai eseguito, mentre per la s.p. 9 Sortino-Carlentini si è reso necessario l’avvio di un complesso iter progettuale per la variazione del percorso viario, con i tempi e le difficoltà di ordine paesaggistico, archeologico ed economico che solo una amministrazione nel pieno delle sue funzioni avrebbe potuto affrontare con successo e non certo un Ente delegittimato e commissariato quale è la condizione della provincia di Siracusa. Ma mi onoro di avere fatto anche di più e cioè prima di cessare il mandato ho approvato in giunta il Bilancio di previsione dell’Ente in data 1.3.2013, che prevedeva interventi di manutenzione ordinaria per la viabilità di ben 4.500.000 euro, ripartiti equamente in un milione e cinquecentomila euro in ciascuna delle tre Zone Sud, Centro e Nord della Provincia. Ancora adesso mi è inspiegabile il motivo del perché il precedente Commissario Straordinario Giacchetti abbia proceduto all’approvazione di quel fondamentale strumento gestionale alla fine di dicembre e, quindi, vanificando di fatto il corretto utilizzo delle risorse ivi allocate. Anche questa vicenda mi porta a confermare l’opinione in merito alla totale stupidità della decisione di abolire le province, senza neanche avere la capacità di completare il processo riformatore, che ha azzerato di fatto l’intervento pubblico in tutti i settori di competenza dell’Ente e, in particolare, nello strategico comparto della viabilità, con danni enormi e rischi crescenti per la collettività, e il cui unico risultato è quello di evidenziare l’inadeguatezza a governare la Sicilia da parte di un Presidente demagogo che, non a caso, freudianamente ha ritenuto chiamare il proprio partito “Megafono”, proprio a confermare una tendenza alla pratica imbonitrice che lo contraddistingue.”