Una lunga ovazione finale ha segnato il vivo successo del Concerto Straordinario per l’anniversario della morte del Cigno catanese, evento celebrativo promosso dal Bellini Festival fondato a Catania nel 2009 da Enrico Castiglione, e giunto quest’anno alla sua sesta edizione consecutiva. Così il Festival Belliniano di Catania rende omaggio al sommo operista scomparso a Parigi il 23 settembre 1835 nel sobborgo di Puteaux. Per una precisa scelta di Enrico Castiglione, il tradizionale concerto del ’23 settembre è tornato finalmente nella sua sede naturale, ossia la splendida cornice del Teatro Massimo Bellini, dopo essere stato per alcuni anni ospitato nel barocco Cortile Platamone.
Infatti, dopo la programmazione taorminese ospitata con grande successo al Teatro Antico, la sesta edizione del festival belliniano di Catania prosegue nel capoluogo etneo con un cartellone che ha riaffermato la sinergia tra il Bellini Festival e il Teatro Massimo Bellini, grazie all’accordo che ha visto la nomina di Enrico Castiglione a responsabile artistico della programmazione unificata.
Il primo atto del nuovo corso si è inaugurato proprio con il Concerto Straordinario per il 179°anniversario della scomparsa di Vincenzo Bellini-
Il Teatro Massimo Bellini ha messo in campo la propria Orchestra diretta da Antonino Manuli e il proprio Coro istruito da Gaetano Costa. Il belcanto era affidato a solisti vocali di spicco, come l’autorevole soprano greco Dimitra Theodossiou, il tenore Roberto Iuliano, il baritono Salvatore Todaro.
La produzione di Bellini è stata esaltata attraverso pagine tratte da capolavori come “Norma” e “I Capuleti e i Montecchi”, passando per la Sinfonia dell’opera prima “Adelson e Salvini”, riproposta con rigore filologico nella trascrizione e revisione dell’insigne musicologo catanese Domenico De Meo.
Il repertorio belliniano è stato significativamente abbinato alla produzione di altri quattro operisti – Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini – che, insieme al Catanese, rappresentano i vertici dell’opera italiana tra Otto e Novecento.
Si delineava così un intenso itinerario di emozioni musicali, dal Rossini del “Guglielmo Tell” e “Il barbiere di Siviglia” al Verdi di “Nabucco”, “La forza del destino”, “Il Trovatore”, passando per “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti. E dopo il belcanto, la “giovane scuola” di Giacomo Puccini, con brani da “Manon Lescaut”, “La Bohème”, “Turandot”.
La kermesse festivaliera proseguirà nel capoluogo etneo fino al 3 novembre, anniversario della nascita del compositore. Il programma completo sarà annunciato a breve dal direttore artistico del Bellini Festival, Enrico Castiglione, che dal 2009 porta avanti nel mondo, nei cinque continenti, una straordinaria promozione dell’immagine di Catania, capitale della musica nel segno del suo genius loci che qui ebbe i natali e da qui prese le mosse per la sua irresistibile e gloriosa ascesa nella civilisation del protoromanticismo europeo. Ed è ancora impressa nella memoria degli appassionati il concerto in Duomo che nel 2009, grazie al rapporto di stima ed amicizia con il maestro Enrico Castiglione, ha visto protagonista in concerto la divina Montserrat Caballé, venuta a porgere l’omaggio al monumento funebre del grande Vincenzo Bellini.