“Gli eventi atmosferici degli ultimi mesi con violenti temporali, trombe d’aria, enorme quantità di acqua che hanno trasformato le strade e le campagne in veri e proprio fiumi in piena, hanno aggravato la situazione, già precaria della statale 115 nel tratto Rosolini- Ispica nella contrada Cozzo Campana in cui la sede della GE.CO.” A reiterare l’allarme lanciato già lo scorso anno, il legale rappresentante dell’Azienda rag. Corrado Gennuso, stante il nulla di fatto avvenuto in questi mesi da parte di chi di competenza. “Ogni qualvolta – afferma Gennuso – si sono ripetuti gli eventi atmosferici sopra descritti, la zona è stata reiteratamente investita da una ondata di fango, detriti provenienti principalmente dalla sede stradale resa impraticabile provocando non solo gravissimi rischi per la circolazione stradale ma soprattutto alle aziende e alle strutture di tutte le cui attività insistono nel circondario per non parlare dell’utenza della strada”.
Nel suo esposto presentato, attraverso il proprio legale avv. Corrado Di Stefano, alla Procura della Repubblica di Ragusa, al Prefetto di Ragusa, al Sindaco del Comune di Ispica, all’ANAS, alle Ferrovie dello Stato e al Dipartimento della Protezione Civile i legale rappresentante della GE.CO. Corrado Gennuso ebbe ad evidenziare: “I danni subiti dalla sola mia azienda sono quantificati ad oggi in 205 mila euro giusta segnalazione inviata ala Comune di Ispica. Danni non assicurati, danni che purtroppo sono destinati ad aggravarsi visto il ripetersi di questi eventi atmosferici considerato che l’acqua proveniente dalla sede stradale si riversa continuamente e copiosamente negli immobili di proprietà dell’Aziende. Danneggiamenti quindi imputabili a fattori esterni al proprio fondo e riconducibili soprattutto a criticità idrauliche con esondazione e deiezioni originatisi a pertinenti fondi confinanti e/o prossimi al proprio sito”.
Nell’esposto il Gennuso, fa rilevare che, attraverso l’ausilio di un tecnico, si è potuto constatare come il canale parallelo alla strada ferrata in cui vengono convogliate le acque della SS. 115nochè i canali che costeggiano la statale sono del tutto inadeguati e lasciati nella più completa incuria e alcuni di questi addirittura ricoperti da ignoti, e quindi non in grado di supportare l’enorme flusso di acqua e detriti da varia natura che causano i reiterati esondazioni.
Alla luce di quanto evidenziato, Gennuso, chiede all’Autorità Giudiziaria e alle Autorità amministrative preposte al controllo di volere accertare e valutare i fatti e comportamenti descritti nell’esposto vi siano gli estremi per perseguire eventuali responsabili che hanno determinato lo stato dell’arte in cui versa la Contrada. “Tutto questo, conclude Gennuso , al fine di evitare tragedie come quelle verificatisi nell’ottobre del 2019 quando si consumò la tragedia di c.da Stafenna nel tratto delle Statale 115 Rosolini – Noto quando ebbe a perdere la vita l’agente di Polizia Penitenziaria Giuseppe Cappello”