Nel corso della serata di ieri venerdì 24 Marzo, ad Avola, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di atti persecutori e lesioni personali Mauceri Luigi, avolese classe 1973, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
Erano circa le ore 18:30 quando una chiamata al numero di emergenza 112 ha segnalato una violenta lite in atto tra un uomo ed una donna nei pressi degli scogli in contrada Falaride. Immediatamente sul posto giungeva una pattuglia della Stazione di Avola, già impiegata in servizio di controllo del territorio, che bloccava l’uomo prestando immediatamente i primi soccorsi alla vittima che si mostrava particolarmente scossa.
In particolare, Mauceri Luigi non ha mai accettato la separazione dalla ex moglie e, pertanto, ha iniziato a incalzarla con sms e chiamate, sia di giorno che di notte, appostandosi di frequente in prossimità dei luoghi che la donna era solita frequentare e seguendola nei suoi spostamenti con l’intento di controllare con chi si frequentasse. Ieri l’ennesimo appostamento: l’uomo si è presentato sotto casa della donna ed ha iniziato a seguirla fino alla scogliera in contrada Falaride. Qui, notando che la ex moglie si incontrava con un amico, in preda alla gelosia, Mauceri Luigi l’ha aggredita, apostrofandola con frasi ingiuriose, minacciandola e colpendola con spintoni e schiaffi. Ne nasceva una vera e propria colluttazione interrotta dai militari prontamente giunti sul posto. Fortunatamente la donna se la caverà con tanta paura e pochi giorni di prognosi.
Condotto in caserma, Mauceri Luigi è stato tratto in arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.
Quello in disamina è l’ennesimo episodio di violenza nato nell’ambito delle mura domestiche, una situazione gravissima che i Carabinieri della Stazione di Avola sono riusciti ad affrontare anche grazie alla volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo decisione la fiducia verso le istituzioni.L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.