Ennesimo episodio di maltrattamenti tra le mura domestiche risolto dall’intervento provvidenziale dei Carabinieri: nel corso della serata di ieri 02 ottobre i militari della Stazione Carabinieri di Avola hanno tratto in arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia SCALA Corrado, avolese classe 1971, già noto alle forze dell’ordine per i reati di detenzione e porto abusivo d’arma, sparo in luogo pubblico e danneggiamento, fatti commessi all’interno dell’Ospedale “G. Di Maria” di Avola il 13 febbraio scorso, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a seguito della convalida dell’arresto operato nei sui confronti lo scorso 30 settembre per il reato di evasione.
Nel tardo pomeriggio di ieri la moglie dell’arrestato, unitamente alla figlia di anni 16, si è recata in caserma denunciando una situazione familiare divenuta insostenibile: da mesi, infatti, Scala Corrado aveva assunto comportamenti violenti ed aggressivi nei confronti dell’interno nucleo familiari, sfociati in ripetuti episodi di violenza fisica sia nei confronti della donna che dei 6 figli, mai denunciati alle forze dell’ordine per timore di ulteriori e più violente ritorsioni.
L’ultimo episodio risale al pomeriggio di ieri: prima le urla, poi gli insulti, la casa messa a soqquadro, le minacce di morte alla moglie e infine gli schiaffi alla figlia minore che, stanca dell’ennesimo episodio di violenza domestica, si era intromessa tra i genitori per cercare di riportare la situazione alla calma.
Vedere per l’ennesima volta il viso arrossato e le lacrime agli occhi della figlia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: dopo averla accompagnata al pronto soccorso per le cure mediche del caso, la donna ha trovato il coraggio di recarsi in caserma e raccontare tutto ai Carabinieri che si sono immediatamente recati presso l’abitazione di SCALA Corrado trovandolo tranquillo come se nulla fosse mai successo.
La donna, tranquillizzata e riportata alla calma, veniva messa in contatto con un centro antiviolenza ed antistalking per ricevere assistenza psicologica e legale. I Carabinieri continueranno a seguire la vicenda con la massima attenzione.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Fondamentale anche in questo caso la volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare comportamenti gravissimi ed ingiustificabili da parte di quella persona che, solitamente, dovrebbe trasmettere sicurezza all’intera famiglia. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con l’impegno quotidiano, con la costante presenza sul territorio al fine di acquisire per tempo le prime avvisaglie di situazioni spesso drammatiche, con i contatti continui con i centri antiviolenza e, lo si ribadisce, la volontà delle vittime di fidarsi delle forze dell’ordine e di rivolgersi a loro per ricevere aiuto.