Nel corso della notte è stata data esecuzione a 14 provvedimenti cautelari, di cui 4 di custodia cautelare in carcere e 10 di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessi in data 23 gennaio scorso dal Giudice per le indagini Preliminari di Siracusa su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa a seguito di informativa di reato depositata dalla Stazione Carabinieri di Avola. I 14 soggetti sono ritenuti responsabili dei delitti di cui agli artt. 81 e 110 del Codice Penale e 73 D.P.R. nr. 309/90 – Testo unico delle leggi in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, per avere, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e agendo in tempi diversi, in concorso tra loro, acquistato, trasportato, commerciato, venduto, ceduto e, comunque, detenuto illecitamente sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, “hashish” e “metadone”, fatti verificatosi ad Avola e Catania tra il mese di novembre 2015 ed il mese di gennaio 2016.
In particolare il G.I.P. di Siracusa ha disposto l’applicazione della misura cautelare a carico delle seguenti persone:
- VICINO Antonino, catanese classe, con precedenti di polizia.
- SANTORO Salvatore, classe 1969, con precedenti di polizia;
- LIOTTA Gianluca, classe 1973, con precedenti di polizia;
- GUASTELLA Michele, classe 1981, con precedenti di polizia;
nei cui confronti è stata disposta la custodia cautelare in carcere;
- BRUNI Domenico, classe 1987, con precedenti di polizia;
- DI GIOVANNI Manuel, classe 1997;
- DUGO Giuseppe, classe 1981, con precedenti di polizia;
- FERRARA Cristina, classe 1995;
- GALLO Francesco, classe 1982, con precedenti di polizia;
- LAZZARO Antonino, classe 1985, con precedenti di polizia;
- MACCA Grazia, classe 1972, con precedenti di polizia;
- ROCCARO Valentina, classe 1991, con precedenti di polizia;
- SILVIA Sonia, classe 1981, con precedenti di polizia;
- TERRANOVA Adolfo, classe 1980, con precedenti di polizia;
i quali sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’operazione è stata convenzionalmente denominata “NOTTE BIANCA” sia in riferimento al colore della sostanza stupefacente del tipo cocaina che veniva spacciata dagli arrestati, sia perché l’attività illecita di approvvigionamento e spaccio veniva posta in essere quasi esclusivamente in orario notturno, il tutto con il chiaro intento di eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. L’illecito fiorente mercato fruttava migliaia di euro a settimana.
L’indagine prende spunto dall’attività informativa posta in essere sul territorio dai Carabinieri della Stazione di Avola i quali, nell’estate del 2015, hanno intensificato i servizi preventivi e repressivi al fine di contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti, in particolare tra i più giovani. Le informazioni raccolte, messe a sistema tra di loro, hanno portato all’arresto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di LAZZARO Antonino, operato in data 10 ottobre 2015, quando i Carabinieri del Comando Stazione di Avola trovarono l’uomo in possesso di oltre100 grammi di hashish.
A seguito di tale arresto prende il via l’indagine vera e propria, condotta a stretto contatto con il Dott. Vincenzo Nitti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, e posta in essere sostanzialmente facendo ricorso a due metodologie investigative:
- intercettazioni telefoniche delle utenze in uso ai vari indagati: al riguardo, al fine di meglio comprendere la mole di informazioni acquisite e successivamente sviluppate dagli inquirenti, basti pensare che sono state captate oltre ventitremila conversazioni tra telefonate e messaggi di testo;
- attività di indagine c.d. “classica”, ponendo in essere servizi di osservazione, pedinamento e controllo e intensificando quella che rappresenta il vero e proprio core business storico dell’Arma dei Carabinieri, ovvero l’attività informativa sul territorio ed il continuo monitoraggio dei soggetti di interesse operativo.
L’attività investigativa ha consentito di disarticolare una fiorente attività di spaccio che si svolgeva su tutto il territorio di Avola e che vedeva nel catanese VICINO Antonino il canale di approvvigionamento comune ai vari indagati. In particolare, Vicino Antonino era solito cedere quantitativi di stupefacente del tipo cocaina in pietra a Liotta Gianluca e Guastella Michele i quali rivendevano la sostanza agli altri indagati che, a loro volta, si dedicavano allo spaccio di strada. Le intercettazioni hanno consentito di appurare che Guastella e Liotta operavano sia in concorso tra di loro, recandosi insieme a Catania per acquistare e successivamente rivendere lo stupefacente, sia autonomamente, senza che l’uno sapesse dell’attività dell’altro. A seguito del loro arresto, entrambi hanno mantenuto i contatti con Vicino Antonino, inviando altri soggetti a Catania per acquistare lo stupefacente e continuare l’illecita attività. Sono infatti ben 25 i viaggi documentati fatti da Avola a Catania per acquistare stupefacente, in media 10-15 grammi per volta, con frequenza anche quotidiana: tutti elementi sintomatici che qualificano Vicino Antonino come il canale di approvvigionamento dello stupefacente.
Se Vicino Antonino era il canale di approvvigionamento dello stupefacente, Liotta Gianluca e Guastella Michele assumo sicuramente un ruolo di predominanza rispetto agli altri indagati: sono loro, infatti, che forniscono agli altri indagati lo stupefacente da spacciare e sono sempre loro che, nonostante arrestati e sottoposti a provvedimenti limitativi della libertà personale, continuano a dare istruzioni ed a gestire lo spaccio in strada. Non a caso, Liotta Gianluca dovrà rispondere anche del reato di evasione in quanto è stato documentato che, dopo essere stato tratto in arresto e sottoposto al regime degli arresti domiciliari, evadeva ripetutamente al fine di continuare a dedicarsi all’attività di spaccio.
Nel corso della complessa attività, sviluppata in un lasso temporale circa 5 mesi, sono stati conseguiti i seguenti risultati:
- in data 10/10/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto LAZZARO Antonino per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “hashish”;
- in data 01/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto LAZZARO Antonino per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “hashish”;
- in data 08/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto in arresto LIOTTA Gianluca e GUASTELLA Michele per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” in concorso tra loro;
- in data 15/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto BRUNI Domenico per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”;
- in data 17/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto GALLO Francesco e deferivano in stato di libertà ROCCARO Valentina per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” in concorso tra loro;
- in data 23/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto SANTORO Salvatore e MACCA Grazia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” in concorso tra loro;
- in data 24/01/2016, i Carabinieri della Stazione di Avola traevano in arresto DUGO Giuseppe per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”.
Inoltre, 3 degli indagati sono stati deferiti a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e 4 giovani ragazzi del posto sono stati segnalati alla Prefettura di Siracusa in quanto trovati in possesso di modiche quantità di stupefacente acquistate dai soggetti nei cui confronti venivano svolte le indagini.
A seguito di tali attività svolte nella flagranza del reato nel corso delle investigazioni si è proceduto al sequestro di quanto segue:
- 50 di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”;
- 188 di sostanza stupefacente del tipo “hashish”;
- 8 flaconcini di sostanza stupefacente del tipo “metadone”;
- 5 di sostanza da taglio del tipo “mannite” utilizzata per tagliare la cocaina prima di suddividerla in dosi;
- 8 bilancini elettronici di precisione per la pesatura della sostanza stupefacente nonché tutto il materiale occorrente per confezionare le singole dosi;
- la somma contante di circa 34.000 € ritenuta provento dell’attività di spaccio posta in essere dagli indagati;
- diversi appunti manoscritti contenenti date, nominativi ed importi dovuti a seguito dell’attività di spaccio.