Gli uomini del Commissariato di Modica hanno arrestato D.M. G., di 38 anni, originario di Modica ma residente a Rosolini, responsabile di aver detenuto un fucile a canne mozze, un revolver ed una pistola, entrambi a salve ed alterate, e cartucce di vario calibro. L’attività investigativa che ha portato all’arresto di D.M.G. era stata avviata dagli uomini del Commissariato Polizia di Modica negli ultimi giorni dell’anno, quando veniva richiesto l’intervento della Volante presso un’abitazione sita alla periferia di Modica, per la presenza di un soggetto armato di fucile a canne mozze.
All’arrivo della pattuglia l’uomo si era già allontanato dai luoghi e gli agenti avviavano un’immediata attività d’indagine finalizzata alla ricostruzione dei fatti. Dalla escussione dei testimoni che avevano assistito ai fatti, gli Agenti apprendevano che poco prima si era presentato il padre della convivente del giovane che aveva chiamato i soccorsi, il quale minacciava lo stesso giovane e i familiari intervenuti in sua difesa, imbracciando un fucile a canne mozze, a causa di presunte incomprensioni tra i due giovani conviventi.
Dopo un’accesa discussione, continuando ad imbracciare il fucile a canne mozze, incurante della presenza della piccolissima figlia della coppia, l’uomo si allontanava costringendo la figlia a seguirlo assieme alla neonata. A seguito di decreto di perquisizione locale emesso dalla competente A.G., gli uomini del Commissariato di Modica nella giornata di martedì scorso si sono recati presso l’abitazione di D.M.G. sita a Rosolini, rinvenendo oltre al fucile a canne mozze utilizzato dal predetto contro il genero e i suoi familiari, altre due armi a salve modificate ed anche cartucce di vario calibro. Le armi e il munizionamento sono stati posti in sequestro dagli uomini del Commissariato P.S. di Modica.
A seguito del rinvenimento, D.M.G. è stato tratto in arresto su disposizione del Pubblico ministero di turno alla Procura della Repubblica di Siracusa, competente per territorio, e posto agli arresti domiciliari; l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato trasferito in carcere.
Mentre era in corso la redazione degli atti relativi all’arresto dell’uomo al Commissariato di Modica, due congiunti dell’arrestato, appresa la notizia, si precipitavano a bordo di una utilitaria negli Uffici di Polizia per comprendere le sorti del congiunto e, a causa di una manovra azzardata, investivano due auto di servizio. Per tali fatti, entrambi, avendo violato le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 Marzo u.s. circa il contenimento del contagio del virus covid-19, sono stati denunciati.