“Tantissimi sono i punti interrogativi sulle indecenti e infrastrutture, una sola cosa è certa, non ammetteremo la minima perdita di tempo per ripristinare una accettabile viabilità . Tantissimi siciliani sono angosciati. La loro vita è stata scombussolata dal pilone crollato Non possiamo permettere che ciò duri in eterno. Se qualcuno pensa che qui assisteremo ad una riedizione dell’Aquila si sbaglia e si sbaglia di grosso”.
Il M5S Sicilia annuncia una opprimente operazione fiato sul collo sull’autostrada Palermo-Catania con la creazione di una sorta di task-force di deputati nazionale e regionali e collaboratori che quasi quotidianamente pretenderà notizie sulle procedure adottate e sull’andamento dei lavori, denunciando pubblicamente eventuali colpevoli ritardi e omissioni e chiedendo rimozioni se saranno riscontrate inefficienze.
“Abbiamo ottenuto – dicono i deputati – l’immediata trattazione della questione in aula, ma è ovvio che questo non basta, stiamo pensando di portare la commissione Ambiente sul posto e di organizzare lì una ispezione di tutti i parlamentari siciliani e nazionali eletti in Sicilia. Tutti i deputati di Camera, Senato ed Ars siamo in continuo contatto e stiamo valutando tutte le possibili azioni da mettere in campo, tra queste la fortissima pressione sul governo nazionale, perché dichiari lo stato di emergenza. Questa volta Renzi non tratterà, come al solito, la Sicilia a pesci in faccia”.
“Chiederemo nuovamente – proseguono i parlamentari all’Ars – lo stato dell’arte delle infrastrutture in Sicilia, cosa che abbiamo fatto all’indomani del crollo sulla Palermo-Agrigento, ma invano. Ora non faremo più sconti a nessuno”.