I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Augusta, nel pomeriggio di ieri, hanno notificato un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare in carcere per il reato di estorsione emessa dal Tribunale di Siracusanei confronti di Giovanni Di Benedetto 21enne, di Francofonte, operaio, pregiudicato, in atto ristretto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa per i reati inerenti alle armi. Era infatti solo l’otto agosto scorso quando a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata dai Carabinieri di Francofonte oltre a rinvenire nel mansardato dell’abitazione delle piantine di “marjuana”, rinvenivano, inoltre, 2 pistole calibro 8, nonché 4 cartucce cal. 12 da caccia occultate all’interno di un intercapedine ricavato tra l’intelaiatura superiore in legno di una porta-finestra. A seguito di quell’arresto era stato trattenuto presso il carcere Cavadonna di Siracusa dove di qui a poco, alla scadenza dei termini di custodia cautelare, sarebbe uscito tornando agli arresti domiciliari. Arresti domiciliari che già aveva scontato a seguito di un ulteriore arresto nel 2015 per estorsione. Proprio in quell’occasione, però, il Di Benedetto aveva dimostrato più volte di non essere avvezzo al rispetto delle prescrizioni facendosi trovare più volte, in regime di arresti domiciliari, fuori dalla sua abitazione. Per questo motivo, considerata la pericolosità sociale del soggetto e gli eventi antigiuridici che ha posto consecutivamente in essere nell’ultimo recente, l’aliquota operativa dei Carabinieri di Augusta ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare in carcere per il reato di estorsione e di detenzione abusiva di armi notificata nella giornata di ieri a seguito d’ordine da parte della Autorità Giudiziaria di Siracusa.