Angela ha vinto la sua sfida scendendo a 50 metri di profondità
Domenica 30 ottobre 2011
SIRACUSA – E’ scesa a cinquanta metri di profondità dentro una cavità carsica, la Grotta Genovese, in territorio di Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa. Angela, 38 anni di Modica, però non è una speleologa. Studia per diventare geometra ed è costretta in una carrozzella da tanti anni, convivendo con la sclerosi multipla, malattia del sistema nervoso centrale. Questa mattina ha dimostrato che le barriere fisiche si possono abbattere a volte più facilmente di quelle mentali.
Con l’aiuto degli speleologi della sezione di Ragusa dell’Organizzazione Europea dei vigili del fuoco volontari e di Protezione Civile ha potuto visitare la splendida cavità carsica, sviluppatasi all’interno dei calcari miocenici e formatasi grazie all’azione modellante delle acque meteoriche che infiltrandosi nella roccia iblea, calcarea e porosa scava immense grotte adorne di stalattiti, stalagmiti, vele, cannule e colonne.
L’unico modo per accedere alla grotta è calarsi con una fune da un’apertura del terreno di poco più di un metro di diametro in maniera verticale fino a dieci metri. All’interno la grotta è molto vasta e per farla visitare ad Angela gli speleologi, coordinati da Leonardo Barone, hanno utilizzato un sistema di teleferica con le funi: “E’ la stessa tecnica – ha detto Barone – che utilizziamo solitamente nei soccorsi. In questo modo abbiamo permesso ad Angela di stare sospesa in aria, a cinquanta centimetri dal terreno”.
Emozionata, ma contenta, Angela ha già prenotato la prossima visita. “E’ stato bellissimo – ha detto -. Non pensavo che in quella grotta potessero esserci quelle meraviglie. Mi sono divertita e ringrazio tutti i volontari per la magnifica esperienza, non vedo l’ora di ripeterla”.
L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla da sempre convinta che le persone in condizione di disabilità non possono essere bloccate nelle loro opportunità di vita e patrocinata dall’amministrazione comunale di Ragusa. “Un’occasione – ha detto il consigliere nazionale Aism Luciano Criscione – per dimostrare che le barriere sono solo mentali e al di là dell’iniziativa “estrema” di oggi vogliamo creare una cultura in tante persone per non farsi fermare dalla malattia”. L’iniziativa, unica nel suo genere, sarà sicuramente ripetuta in altre grotte per dare l’opportunità a tante altre persone con sclerosi di vivere pienamente la vita.
Siracusa, 30 ottobre 2011