Il Consorzio organizzerà un convegno a settembre per discutere di economia e vincoli del territorio con esperti del settore
Pachino, 11 Agosto 2014
Con il riconoscimento al mondo produttivo dell’agricoltura del sud est, rinnovato appena pochi giorni fa dallo stesso Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, si è chiusa la sesta edizione della Festa del Pomodoro Igp di Pachino, svoltasi a Marzamemi dal 5 al 9 agosto.
Durante la serata finale sono stati consegnati i premi alla stampa: sul palco Salvo Fruciano di Rai 3 per la televisione, Mario Barresi de La Sicilia per la carta stampata, Liana Santoro per la stampa online (Siracusa News.it) e Gianni Catania, direttore della radio Fm Italia; oltre che ai vincitori dei tornei sportivi e dell’estemporanea di pittura: il primo premio è andato a Michelina Grasso, il secondo ad Elisa Angela Gozzo e il terzo a Clarissa Figura; infine il premio in memoria di Tano Fortuna, pittore pachinese, è stato consegnato a Maria Pennavaria.
Sul palco anche Massimo Franco, presidente provinciale di Confagricoltura e Silvia D’Ottavi, ex Agensud, che hanno plaudito al Consorzio e al lavoro costante e appassionato che svolge sul territorio da anni.
“L’assessore alla Cultura del comune, Gisella Calì, – ha detto la segretaria organizzativa della Festa, Maria Impera – ha assicurato l’impegno suo e dell’amministrazione affinché l’evento già a partire dalla prossima edizione assuma un carattere ancora maggiore a livello nazionale, sullo stile del Cous Cous Fest organizzato a San Vito Lo Capo”.
I dirigenti del Consorzio hanno colto l’occasione per ribadire l’importante risultato, ottenuto dinanzi alla Corte Costituzionale poche settimane fa, che ha bloccato al momento l’istituzione della riserva dei Pantani del sud est, scongiurando il pericolo di ingessare il territorio e la sua economia con vincoli rivolti ai produttori.
“La palla ora passa agli enti locali, al Comune di Pachino innanzitutto, che devono fare sentire la propria voce nei confronti della Regione per evitare che un’area riconosciuta vocata dalla Comunità Europea sia bloccata con pesanti danni nei confronti dei produttori. Dopo un anno in cui il nostro lavoro è stato soprattutto destinato a restituire il marchio ‘Pachino’ a coloro che producono sul territorio, tutelando la provenienza certificata rispetto al prodotto contraffatto, la nostra nuova battaglia è quella di preservare il territorio e tutti quelli che partecipano alla sua economia con un lavoro impegnativo e pieno di sacrifici. Il blocco della riserva da parte della Corte di Cassazione ha al momento liberato il territorio dai pericolosi vincoli produttivi, ma continueremo a seguire la vicenda e a presidiare gli interessi dei produttori al riguardo” ha dichiarato il Presidente del Consorzio Sebastiano Fortunato.
“Con lo Studio Gambuzza, legale del Consorzio, siamo già al lavoro per organizzare a settembre un convegno sul tema alla presenza di alcuni importanti esperti del settore– ha concluso il Direttore del Consorzio Salvatore Chiaramida-. Ci auguriamo una buona partecipazione dei produttori e degli operatori del territorio”.