“Oggi è una giornata storica per l’Ars”, commentano così i deputati 5 stelle, componenti dell’ufficio di presidenza di Palazzo dei Normanni, Giancarlo Cancelleri, Salvatore Siragusa e Stefano Zito, l’avvio della discussione sulla proposta del M5S di taglio dei vitalizi degli ex deputati.
“Entro l’anno – dicono i tre parlamentari – scriveremo la parola fine sulla vicenda con la votazione finale. Vedremo se qui si vorrà essere protagonisti della storia o se si vorrà subire la storia e si sarà costretti a tagliare i vitalizi per evitare la sforbiciata statale sui trasferimenti alle regioni”.
“In consiglio di Presidenza – continuano – sono state sollevate diverse perplessità, non ultima quella relativa ad un eventuale profilo di responsabilità personale per chi voterà la norma. Un’ipotesi che non esiste, come ha messo nero su bianco il Consiglio di Stato in un parere chiesto dal Senato prima del taglio a Palazzo Madama”.
Lo stesso parere dà manforte alle tesi 5stelle anche su eventuali profili di incostituzionalità della norma.
“In ogni caso – affermano i deputati – anche noi chiederemo un parere al Consiglio di Stato. Su una cosa volgiamo comunque mettere l’accento. Questo taglio non vuole affamare nessuno, vogliamo solo introdurre una questione di giustizia sociale che equipari i deputati a tutti i cittadini”.
Secondo i conteggi degli uffici dell’Ars, che ci danno ragione in pieno, il risparmio che deriverebbe da un sì al taglio dei vitalizi sarebbe di circa 8-9 milioni di euro.
“Anche su questo– concludono Cancelleri, Siragusa e Zito – avevamo fatto bene i conti. Sarebbero cifre con cui si potrebbero fare sostanziosi progetti di pubblica utilità”.