Esaminando le determine e le delibere del Comune di Siracusa, la nostra attenzione è stata catturata da un nome che compare spesso, ed è quello della Consip.
La Consip è la società del Ministero del Tesoro (http://www.consip.it/on-line/Home.html) attraverso la quale transitano tutti i grandi appalti per la gestione dei servizi della pubblica amministrazione. È Consip a stabilire quali sono le società che dovranno svolgere i servizi di pulizia, facchinaggio e manutenzione negli edifici pubblici di tutta Italia, dal Senato, a Palazzo Chigi, dal Viminale ai comuni, province, regioni fino ai tribunali. La somma nell’ultimo bando di gara è stata di 1 miliardo e 34 milioni di euro.
A Siracusa ci siamo accorti che, attraverso la Consip, l’amministrazione comunale ha affidato, tra gli altri, la fornitura quinquennale del “Servizio Integrato Energia” delle scuole, attraverso il CNS (consorzio nazionale dei servizi) alla società Manutencoop Facility Management; il servizio di pulizia dei locali e degli uffici pubblici per il triennio 2011/2014 alla PFE Spa di Milano; oppure la fornitura dei servizi energetici all’ENI, sempre passando attraverso una convenzione CONSIP, che però, da una verifica effettuata sulle bollette, ha messo in evidenza non poche discrepanze tra i costi applicati e quelli previsti dal contratto.
La Consip non è tenuta a controllare se il bene poi consegnato è conforme o meno al capitolato d’appalto. Il controllo viene esternalizzato ad una ditta che vince il bando e fa dei controlli a campione su determinate materie. La società che in questi anni ha effettuato i controlli per conto di Consip ha sede in Svizzera, a Ginevra, ed è la SGS, il cui Presidente è Sergio Marchionne.
Il sistema Consip era nato con le intenzioni di far risparmiare le strutture amministrative, ma, se fa aumentare la filiera, lo capisce anche un bambino che, inserendo un passaggio in più ci sarà un soggetto in più che ci vorrà guadagnare. Infatti adesso si assegna il servizio a Consip, la quale poi subappalta alle ditte, facendo lievitare i costi.
Torniamo a Siracusa e agli appalti Consip. Dai documenti ufficiali del Comune abbiamo potuto appurare che sono in scadenza diverse convenzioni per forniture di servizi.
– Per esempio, ad Aprile 2014 scade la convenzione con la PFE spa di Milano per il servizio di pulizia degli uffici e dei locali pubblici del Comune di Siracusa. Costo: quasi 3 milioni di euro per il triennio 2011/2014 (http://files.meetup.com/615487/servizio%20pulizia%20uffici%20pubblici.PDF).
– O ancora, la fornitura del “Servizio Integrato Energia” per le scuole, dato a Manuencoop Facility Management per un periodo di 5 anni, dal costo, solo per la manutenzione straordinaria 2013, di 36.700 € (http://files.meetup.com/615487/scuole-manutencoop-consip.PDF).
E l’appalto per il servizio di telefonia mobile (Tim) o la fornitura energetica (ENI) delle strutture comunali. Lo stesso Santi Pane, Assessore al Bilancio del Comune di Siracusa, afferma, in una intervista dello scorso Ottobre, che “occorre partire dalla constatazione che il sistema della spesa pubblica del nostro Comune, in atto ormai da diversi decenni, è lontano da qualsiasi logica di buon governo e da criteri di economicità della spesa” (http://files.meetup.com/615487/delibera%20giunta%20137-piano%20triennale%20razionalizzazione%20spesa%202013.PDF ) .
– Per quanto riguarda le utenze telefoniche, lo stesso Assessore Pani, riferisce di aver portato avanti “una analisi dettagliata dalla quale emerge un sistema di costi elefantiaco ed a tratti aberrante … una serie infinita di voci e costi aggiuntivi in bolletta che, sfuggendo ad un serio e puntuale controllo da parte dell’ente, incidono in maniera significativa sul bilancio del Comune”. Quindi tutta una serie di costi che, se razionalizzati, potrebbero portare a riduzioni drastiche, anche nell’ordine del 50% dei costi attualmente sostenuti. (http://www.informaresicilia.it/7883/pane-spending-review-il-comune-siracusa/).
– Considerazioni analoghe possono essere fatte per i costi di fornitura dell’energia elettrica, dai quali emerge un prezzo medio (per MW di fornitura) che è ben al di sopra di quello fissato da Consip per il terzo lotto del territorio nazionale (al quale la Sicilia appartiene). Si potrebbe ipotizzare un risparmio di circa il 15-20% che, tradotto in cifre, significa oltre 200.000 euro all’anno.
Si può quindi affermare che in questi anni l’azienda fornitrice dei servizi ha condotto il gioco a suo piacimento, profittando della “scarsa attenzione” da parte degli organi dell’Ente al controllo e mantenendo una architettura di costi e servizi scandalosa.
Visto quello che abbiamo raccontato, le difficoltà economiche che, non solo Siracusa e i suoi cittadini stanno attraversando, la necessità di razionalizzare le spese, l’obbligo morale di cancellare lo spreco enorme di denaro pubblico e la coltre di nebbia che avvolge la Consip, chiediamo all’attuale amministrazione di verificare con molta attenzione l’affidamento dei servizi che richiedano il ricorso ad una convenzione Consip.
E’ auspicabile, in ultima analisi, che il Comune proceda a delle gare di appalto per individuare il nuovo fornitore e quindi consentire economie di costi, per esempio rivolgendosi a ditte o imprese locali, anche regionali: se consideriamo che per le utenze telefoniche (ed internet) e di approvvigionamento energetico, il Comune spende oggi cifre da capogiro, è facile comprendere come ci siano ampi spazi per recuperare risorse che potrebbero essere destinate ad investimenti produttivi o al miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza.
Potete consultare il nostro documento integrale cliccando a questo link: http://www.siracusa5stelle.it/grilliaretusei-100452/
“MoVimento 5 Stelle Siracusa Grilli Aretusei”
www.siracusa5stelle.it