Il sindaco Piero Rustico ha firmato la mozione inviata al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Direttore Generale per le Valutazioni Ambientali, al Presidente della commissione Impatto Ambientale VIA-VAS, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e al Ministero dello Sviluppo Economico avente come oggetto “appello urgente affinché si pervenga al ritiro delle passate concessioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi e non si pervenga ad alcun nuovo rilascio al fine di tutelare con urgenza il Canale di Sicilia da sfruttamenti e da situazioni che possano definitivamente compromettere la sua biodiversità, il ripopolamento ittico, con conseguente scomparsa delle attività economiche di pesca e di turismo legato ad essa e causare un possibile disastro ambientale nel Mare Nostrum”. Nella mozione sono indicate tutte le motivazioni di carattere ambientale e legislativo prese in considerazione che di fatto non coincidono con la situazione particolare dal punto di vista naturalistico propria del Canale di Sicilia che risulta essere caratterizzato “da una complessa morfobatimetria dei fondali ed è sede di importanti processi idrodinamici legati agli scambi d’acqua tra il bacino occidentale e quello orientale del Mediterraneo. La ricchezza di vita delle zone interessate – si legge nella mozione – compresa la presenza di specie protette, dai coralli ai cetacei, e la presenza di aree di particolare rilevanza per la riproduzione di specie di interesse commerciale per la pesca, ne fanno un ecosistema unico e una risorsa economica irrinunciabile per la popolazione siciliana. A causa di scelte di politica economica avventate, purtroppo, il Canale di Sicilia è una zona aperta alla ricerca e coltivazione di idrocarburi e il rischio di inquinamento connesso a tale attività pone in concreto pericolo non solo tutto l’ecosistema del Mare Nostrum, ma altresì mette a repentaglio il lavoro dei pescatori e di tutti quei sistemi economici, come il turismo, che dipendono strettamente dalla salute del mare … Molte delle istanze al vaglio della Commissione Via Vas che riguardano il Canale di Sicilia, inoltre, sono purtroppo antecedenti al 2010 … Tali richieste, pertanto, non rientrano nelle disposizioni del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152”. I sindaci delle città di Ispica, Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Modica, Monterosso Almo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria, firmatari della mozione, sottolineano che le disposizioni di legge basate su interessi economici non devono “essere anteposte al sacro diritto della salvaguardia dell’ambiente, soprattutto quando vi è tanto in gioco: la salute di un intero ecosistema, la salvaguardia della biodiversità, l’impedimento di un possibile disastro ambientale”. A sottolineare l’interesse per la questione, oggi, i sindaci parteciperanno alla fiaccolata che si terrà a Sicli con lo slogan “No triv” e la città di Ispica sarà presente con la partecipazione del sindaco Piero Rustico, del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Quarrella e dell’assessore al Turismo e allo Sviluppo Economico Teresa Amendolagine per dare forza alla richiesta indicata nella mozione di rivalutare “attentamente e con coscienza gli studi in materia” dicendosi “contrari alle perforazioni” e per chiedere che “vengano bloccate tutte le concessioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi e non si pervenga ad alcun nuovo rilascio, al fine di impedire un possibile disastro ambientale nel Mare Nostrum, che ucciderebbe la Sicilia sia economicamente che biologicamente, ma non solo essa, in quanto il Mare non è un ambiente soggetto a confini”.