Nell’archivio del Boccone del Povero si conserva il diario che racconta l’arrivo a Modica delle Suore Serve dei Poveri che presero il posto delle Piccole Suore, scritto con un bella grafia ma con un ancor più bello senso di dedizione che dal 1933 caratterizza questo servizio, con una carità tanto silenziosa quanto generosa. Fino all’eroismo! Con suore che hanno rinunciato veramente a tutto, ad uscire dall’istituto e ad avere momenti di vacanza, pur di non lasciare mai soli gli anziani. Ora, da qualche anno, con la nuova madre superiora Suor Alfonsa Matew, c’è il “di più” di una presenza nella città che mostra la cura perché gli anziani possano sentirsi vivi, possano partecipare alla vita di tutti anche a sera tarda. Senza dire che la Casa è una delle Porte sante della Misericordia della diocesi di Noto e in essa si è celebrato il Giubileo diocesano delle religiose. E all’interno delle Casa colpiscono la pulizia delle persone e degli ambienti, la valorizzazione di ognuno, la cura attenta anche alle piccole cose, l’orto ricco di verdure coltivate con tanto amore, l’ampiezza degli spazi, la veduta sulla città, il verde e i fiori che abbelliscono ogni angolo. Perfino la dispensa è tenuta con ordine puntiglioso. Questa storia, ora, verrà raccontata perché la città conosca cosa l’ha reso e la rende possibile, perché la città conosca il carisma del fondatore: il medico e prete palermitano Giacomo Cusmano, che ha pensato nell’Ottocento in modo lungimirante a rispondere al crescere delle povertà coinvolgendo la città nella carità, chiedendo di mettere da parte un “boccone” da portare poi nelle case dei poveri (da qui il “boccone del povero”); sviluppando prima un associazionismo laico e successivamente comunità religiose di padri e di suore e quindi istituti. Sempre curando la persone, preoccupandosi anche al lavoro, soprattutto integrando gli interventi pubblici con la carità gratuita. Soprattutto ritenendo che questa la condivisione concreta diventasse salvezza per il povero e per il ricco! Pensando per questo anche al “boccone eucaristico”, ad una fede legata alla vita, fino a tutto condensare nel motto “un carità senza limiti”. La città è invitata a conoscere come questa storia di carità si è concretizzata per tanti anni a Modica in un duplice appuntamento. Venerdì 30 alle 18 presso il salone della Casa un incontro farà conoscere il carisma di Padre Cusmano attraverso l’intervento della responsabile del Centro studi cusmaniano di Palermo, Suor Cristina Dimitru, e ci saranno pure interventi sui risvolti pastorali e sociali. Sabato 1° ottobre vi sarà il Giubileo diocesano degli anziani. Alle ore 16, nella chiesa dell’istituto dedicata a Maria Madre della Misericordia, presiederà l’eucaristia il vicario generale don Angelo Giurdanella. Seguirà un momento di festa animato dalla cooperativa sociale “Soli mai”.
Modica, 22 settembre 2016
Maurilio Assenza
Direttore della Caritas diocesana