“Da Bruxelles è arrivata ieri l’approvazione delle modifiche al FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) che ci consentiranno di supportare il comparto della pesca per i danni subiti a causa della diffusione del COVID-19. Dal Governo italiano, infatti, sono arrivati solo 100 milioni di euro per agricoltori e pescatori, una miseria, in confronto ai danni subiti. Noi invece abbiamo chiesto di ridare dignità a questo settore, fatto di gente che lavora duramente. Ma se le nostre proposte sono rimaste inascoltate a Roma, a causa dell’arroganza del Governo, sono risultate decisive a Bruxelles.
Come Lega avevamo sin da subito sottolineato la necessità di intervenire per consentire agli Stati membri di aiutare i pescatori, e la risposta è oggi arrivata, seppure tardiva. Il Parlamento europeo ha, infatti, lavorato con il Consiglio su un pacchetto di emendamenti migliorativi del testo della Commissione UE, sulla scorta di quanto la Lega aveva già proposto nella scorsa sessione plenaria. Pacchetto confermato a larghissima maggioranza dal Parlamento.
In sintesi, la proposta prevede la possibilità di garantire un indennizzo per la sospensione delle attività di pesca a seguito dell’emergenza sanitaria, a valere tra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2020. Sostegno economico non soggetto ai limiti applicabili agli altri casi di interruzione temporanea. Si aiutano anche gli acquacoltori per la sospensione delle attività a causa dell’emergenza. Inoltre, è previsto un sostegno alle organizzazioni di produttori, per il magazzinaggio temporaneo dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura invenduti. Prevista anche la semplificazione delle procedure per consentire la rimodulazione dei programmi operativi in tempi rapidi.
Grazie al nostro impegno, sono state approvate delle modifiche che consentiranno una flessibilità di budget al 10%, l’arresto temporaneo in deroga per nuove imbarcazioni, pescatori e pescatori a piedi su base proporzionale di 120gg, compensazioni ad acquacoltura e a imprese di trasformazione di prodotti di acquacoltura, nonché maggiore rapidità della Commissione europea nell’uso dei fondi.
Si tratta sicuramente di un primo passo positivo, benché tardivo, a causa di alcuni giochi politici. PD e 5 stelle ci avevano insultato, gridando allo scandalo, mentre oggi plaudono alla decisione della Commissione di tornare sui suoi passi, e approvano quanto proposto.
Questa grave crisi deve, però, indurci a riflettere sul futuro delle politiche UE a sostegno di questo settore, che viveva già una grave crisi prima dell’arrivo del Coronavirus. Ben venga questa reazione, ma serve un nuovo paradigma, in cui il vero obiettivo deve essere il sostegno a questo comparto, alle persone, alle aziende e alle famiglie che vi operano, tenendone in considerazione esigenze e necessità, soprattutto nel Mediterraneo. Per questo ci batteremo costantemente.”
Lo dichiara in una nota Annalisa Tardino, Deputata della Lega al Parlamento europeo e componente della Commissione pesca.