16 Feb. – Il voto di oggi è una sconfitta per l`agricoltura italiana le cui responsabilità sono ben precise. Così Giovanni La Via, europarlamentare del Pdl/Ppe, commenta a caldo il voto in Aula del Parlamento europeo che ha approvato, con una maggioranza di voti 369 contro 225 e 31 astenuti, l`accordo tra l`Ue e il Marocco per la liberalizzazione reciproca dei prodotti agricoli e ittici.
Durante la votazione – continua La Via – sono state diverse le defezioni tra le fila della deputazione italiana. Non si può difendere l`agricoltura di un Paese e di una regione a parole e poi non essere presenti al momento dei fatti. E` giusto che i cittadini e gli operatori del settore, prima di accusare in toto gli europarlamentari per non aver difeso i loro interessi, sappiano chi siano i deputati che fino alla fine hanno lavorato per scongiurare tale accordo.
L`accordo siglato oggi penalizza fortemente l`agricoltura italiana. Infatti, il testo prevede l`apertura delle frontiere del Paese ad un`economia, quella marocchina, che non è chiamata a rispettare le stesse regole in materia di scambi commerciali e di tutela della salute del consumatore, che, invece, devono rispettare gli operatori dei settori agricolo e ittico in Europa. Si tratta, quindi, di una sfida concorrenziale che si gioca con un netto vantaggio per l`avversario.
Ho lavorato fino all`ultimo momento – sottolinea La Via – per far capire la portata dell`impatto negativo che quest`accordo avrà sul comparto agrumicolo siciliano.Proprio nell`attuale fase di dibattito sulla futura PAC bisogna informare i gli agricoltori dei rischi conseguenti al voto di oggi: rischi legati alla sicurezza alimentare, come mostrano ad esempio alcuni dati di allerta della Commissione europea su clementine e pesce in scatola importati dal Marocco, e rischi di mercato per gli imprenditori agricoli di tutte le regioni mediterranee europee. Votando questo accordo è evidente che si è preferito privilegiare gli interessi dei settori extragricoli.
L`eurodeputato siciliano, consapevole delle difficoltà che sta attraversando il settore agricolo, nonostante il risultato di oggi, conclude che il suo impegno per la difesa dell`agricoltura e dell`economia italiana, lavorando affinché i controlli sui prodotti importati dal Marocco siano rigidi e per restituire il più possibile garanzie agli imprenditori agricoli e ai consumatori europei.