La gara contro il Chiaramonte era finita 1 a 1 ma la vittoria assegnata a tavolino ai ragusani
“Siamo soddisfatti, giustizia è stata fatta: il punto lo abbiamo meritato regolarmente in campo”. A dichiararlo è il presidente del Pachino, Enzo Accaputo, alla luce della decisione della Corte sportiva di appello territoriale, che ha accolto il ricorso della società azzurra contro la decisione del giudice sportivo. Dopo la gara contro il Città di Chiaramonte (Game sport Ragusa), terminata 1 a 1 dopo i 90 minuti, la giustizia sportiva aveva assegnato la vittoria a tavolino ai ragusani per presunte violazioni della normativa che regolamenta l’utilizzo degli “under”.
“Abbiamo dimostrato – ha spiegato il presidente – che era in campo e lo è rimasto sino alla fine della gara il calciatore Pedro Camacho, classe 2002. Ed è stato accettato il ricorso. Ringraziamo sia la società avversaria per la sportività, poiché non ha ricorso riconoscendo che non c’era stata alcuna infrazione al regolamento, sia il direttore di gara per la serietà e la professionalità perché ha attestato e confermato la presenza del calciatore. Sono episodi che fanno crescere il calcio: questo è vero sport”.
L’unico errore commesso dal Pachino durante la gara in questione era legato alla compilazione della distinta, ragione per cui alla società sono stati inflitti un’ammenda e una inibizione del dirigente accompagnatore per 30 giorni.
Intanto gli azzurri ieri hanno ricominciato la preparazione settimanale in vista della partitissima di domenica contro la capolista Mazzarrone. “Vogliamo fare bella figura – ha dichiarato il presidente Accaputo – e cercare di mettere in difficoltà la capolista. Sono certo che i ragazzi daranno il massimo”.
Nella foto: il presidente Enzo Accaputo