“La recente inchiesta di Siracusa, dimostra come i tentacoli di Mafia Capitale siano ancora presenti nel business dell’accoglienza. Milioni di euro evasi da cooperative che guadagnano sulla pelle dei migranti. Manca una reale volontà politica di contrastare questi fenomeni e, allo stesso tempo, incentivare chi opera nella piena e trasparente legalità dell’accoglienza. Sembra quasi intenzionale, ancora una volta, creare caos ed allarmismo. Da una parte flussi non regolati, dall’altra parte accoglienza senza limiti e chi alla fine vince sono sempre gli affaristi, mentre chi perde sono i migranti e i cittadini lasciati in balia della confusione”.
Affermano i deputati M5S della commissione CIE-CARA, di cui fa parte anche la deputata Marialucia Lorefice. “Chiederemo l’audizione del Prefetto di Siracusa e dei vertici della Guardia di Finanza che hanno condotto l’inchiesta, – continuano- non possiamo sempre sorprenderci quando vengono alla luce queste situazioni. Audire chi conduce le indagini, chi cerca di porre un freno al malaffare serve anche a togliere qualsiasi alibi a questa classe politica che predica soltanto buone intenzioni. Mafia Capitale aveva decretato che con i migranti si guadagna più che con la droga. Ad oggi nulla è cambiato, ed è indegno quanto sta accadendo, davanti alla disperazione. Ci sono sciacalli pronti a tutto pur di lucrare e la classe politica italiana non può essere complice con il suo silenzio e la sua astenia”.
“L’evasione di 4 milioni di euro scoperta dalla guardia di finanza – aggiunge la deputata Maria Marzana – dimostra che anche a Siracusa le cooperative hanno fiutato l’affare nella gestione dell’accoglienza dei migranti, mascherandosi da Onlus, ma che in realtà hanno il volto di imprese commerciali. Negli ultimi 3 anni sono sbarcati sulle coste siracusane circa 87 mila migranti e sono stati stanziati quasi 14 milioni per l’assistenza. Il ministro Alfano comprenda, una volta per tutte, che siamo dinnanzi ad un vero fenomeno e non più ad un’emergenza. Occorre garantire procedure regolari per l’affidamento dei servizi d’accoglienza e bilanci trasparenti nella gestione. A trarne benefici saranno i migranti, l’occupazione cittadina e le casse pubbliche”.
“Il sistema non funziona. Quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Siracusa – conclude il deputato Stefano Zito – potrebbe essere solo la punta dell’iceberg perché, in Italia siamo bravi a trasformare le emergenze in “affari”. In alcune zone del Medio Oriente i paesi “civilizzati” hanno portato indirettamente una instabilità con l’idea di esportare la “democrazia” invece, stiamo importando disperati che fuggono dalle guerre generate da lucrosi interessi economici. Serve un’azione concreta per combattere il business degli immigrati altrimenti, vedremo sempre gente scappare dai loro paesi bombardati per approdare in un paese che sta implodendo.