Nel corso della mattinata di oggi, in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria, sono in corso numerose perquisizioni personali e domiciliari, al fine di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani e nei pressi dei principali luoghi di loro aggregazione, comprese le scuole. Ad ora il bilancio dei controlli risulta positivo, con un pregiudicato arrestato, sorpreso con quasi 10 grammi di hashish e denaro contante.
Nello specifico, in Marina di Acate, i Carabinieri della locale Stazione hanno passato al setaccio molteplici abitazioni dell’area marittima dopo che da diversi giorni avevano effettuato mirati servizi di osservazione e controllo, notando un certo andirivieni di persone, specie di adolescenti, in una abitazione situata in zona centrale: è scattato così il blitz che ha fatto finire in manette Fehmi Sohua, tunisino di 29 anni.
Il ragazzo, nel corso della perquisizione domiciliare e delle pertinenze dell’abitazione, è stato trovato in possesso di quasi 10 grammi di hashish, suddivisi in 13 dosi: materiale per il confezionamento e una prima dose sono stati rinvenuti all’interno della camera da letto, le restanti in cucina. Inoltre, sono stati recuperati 325 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dell’attività di spaccio: il tutto è stato posto in sequestro penale.
Il giovane, con precedenti penali specifici, condotto presso la caserma di via Galileo Galilei, al termine delle formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott.ssa Giulia Bisello, dinanzi alla quale dovrà rispondere del reato di spaccio.
Ora, al vaglio degli inquirenti, che stanno proseguendo le indagini, la posizione del 29enne, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga: tutta la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili. Pertanto, le indagini sono suscettibili di ulteriori sviluppi operativi.