Mentre in molte parti d’Italia ci sono polemiche sul presepe, a Modica è un fatto pacifico e pacificante che i bambini lo preparino come evento che suscita in loro stupore e attenzione ai messaggi che rendono bella la vita. Hanno superato il numero di 1500 i bambini che ogni mattina partecipano ai laboratori che la Casa don Puglisi di Modica offre per i suoi venticinque anni. Ci sono i grandi temi della vita – l’ombra la luce, la terra di cui siamo fatti e il soffio che anima la vita, il silenzio e gli affetti – offerti in un linguaggio misurato sulla semplice profondità che caratterizza i bambini, misurando parole e gesti … e poi c’è il racconto di una Casa che, accogliendo, diventa anzitutto un luogo di bellezza prima che di bontà. E un bambino di quattro anni lo ha capito benissimo. Alla fine del laboratorio, del cartone animato su don Puglisi e della visita alla Casa, passando per la cappella ha detto: “ti ringrazio Gesù per le cose belle che fai, ti voglio tanto bene”. Un adulto ha cercato di correggere parlando di bambini che soffrono e sono qui accolti … ma la comprensione così diventa parziale. Ciò che accade nei luoghi in cui – come a Betlemme – c’è la cura, anche vicaria come è nella Casa don Puglisi, di chi avvolge in fasce e di chi custodisce è anzitutto la bellezza della vita in cui si intrecciano stupore, affetto, coraggio, attenzione. E in questi giorni in città si parla del presepe come un fatto bello e ora i bambini attendono che la loro tavoletta di argilla si componga con le altre a formare il grande presepe della città. E intanto portano gli angeli fatti da loro che si uniscono a formare una via che porta al presepe mentre dal liceo artistico arriva la natività rappresentata in un cerchio di gente stupita con un volto che si volge verso l’esterno e una luce intensa e delicata indica Gesù che viene nel mondo a condividere la vita degli uomini. Tutti partecipano: bambini di diverso credo religioso, bambini di famiglie dalle diversissime sensibilità. Si sta cercando ciò che unisce, raduna, rende educativa la città. Un pirottino di cioccolata conclude la visita, la cioccolata don Puglisi, la cioccolata che unisce la tradizione modicana e la solidarietà, essendo inserite nel laboratorio le mamme della Casa e scegliendo tra i prodotti anzitutto quelli del commercio equo e solidale. Così a Modica il presepe diventa un momento di grande crescita: un manufatto comunitario che sarà possibile ammirare dal 25 dicembre al 2 febbraio alla Casa don Puglisi (ogni pomeriggio dalle 17 alle 21,30 e nelle domeniche anche dalle 10 alle 12,30) mentre il processo avviato non si fermerà. Dopo Natale, sarà la volta del cammino verso il rito pasquale Crisci ranni. Dal basso continua ad esserci un fermento che rende la città un radunarsi fraterno che risveglia anche desideri di giustizia e di pace per tutti.
Modica, 9 dicembre 2010
Maurilio Assenza
Responsabile della Casa don Puglisi