Ad aprile di questo anno finalmente la città avrà la riapertura del Consultorio di Viale Tunisi chiuso nel giugno del 2022. Il Consultorio verrà allocato nel sito dell’ex scuola di Via Algeri, sede messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale.Questa la comunicazione del Direttore Generale dell’Asp di Siracusa, Ing. Alessandro Caltagirone alla delegazione del Partito democratico,comprendente alcuni componenti del gruppo di lavoro sullasanità e guidata dall’On.le Tiziano Spada.
Nell’incontro interlocutorio che si è svoltolo scorso 13 febbraio presso la sede dell’Asp, si è discusso del documento di analisi elaborato dal gruppo. Il Direttore generale ha riferito di alcune azioni che a suo dire permetteranno di migliorare concretamente i servizi offerti, ma dalla discussione sono emerse numerose criticità ancora irrisolte, e settori che necessitano di interventi urgenti e concreti:il persistere delle liste d’attesa, per la difficoltà ad accedere alle prestazioni ambulatoriali,la carenza di medici di base, la grande sofferenza dei servizi territoriali,come i servizi di salute mentale e i consultori familiari.
Liste d’attesa e medicina d’urgenza
Permangono gravi difficoltà nell’accesso alle prestazioni sanitarie a causa delle interminabili liste d’attesa, che continuano a penalizzare i cittadini. L’assenza di un numero adeguato di medici negli ambulatori, nonostante i concorsi e alcune misure organizzative adottate, non ha ancora garantito la riduzione dei tempi di accesso alle prestazioni. Anche la medicina d’urgenza, pur avendo ricevuto particolare attenzione con la ristrutturazione dei locali, soffre delle stesse problematiche, con pazienti ricoverati presso il puntoplurispecialistico allocato in seno al Pronto Soccorso per la mancanza di posti letto nei reparti.Né pare che il ricorso ai cosiddetti “medici a gettone”, estremamente dispendioso, riesca a dare a chi lavora nel reparto, e di conseguenza ai cittadini, serenità nell’agire.
Sanità territoriale: servizi ancora in sofferenza
Il potenziamento dei servizi territoriali è un obiettivo ancora lontano. I consultori familiari continuano ad essere carenti in personale e strutture, mentre la salute mentale rimane un settore fortemente sottodimensionato, con la chiusura del Centro Diurno e una drastica riduzione dei servizi di psichiatria per adulti. La situazione delle RSA pubbliche è altrettanto critica, con un numero insufficiente di posti letto rispetto al fabbisogno della popolazione.
Riforma dell’assistenza territoriale e PNRR- Integrazione dei servizi e personale
L’attuazione della riforma dell’assistenza territoriale, uno dei contenuti qualificanti del PNRR, procede, a quanto è stato detto nel corso dell’incontro, secondola tempistiche previste, ma con grosse carenze di personale e servizi. Ad esempio, le Centrali Operative Territoriali (COT), che dovrebbero garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, rischiano di diventare semplici sostituti dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), senza fornire un reale valore aggiunto. Inoltre, l’attivazione dei tre livelli di integrazione socio-sanitaria – istituzionale, gestionale e professionale – governata dalla Conferenza dei Sindaci è ancora ferma al punto di partenza.
Il personale è il punto nevralgico per produrre cambiamenti, è lì che bisogna investire producendo una riorganizzazione efficiente. Nonostante le oltre 400 assunzioni, dato riferito dal direttore Caltagirone, non sembra che i criteri adottati per la scelta delle figure da mettere e a concorso e per l’allocazione delle risorse rispondano effettivamente ai bisogni di salute e di assistenza sanitaria, a variabile intensità, sia nelle forme acute che in quelle croniche, tanto in emergenza-urgenza, quanto in ordinarietà e programmabilità.
Nessuna novità sulla nuova rete ospedaliera e sul nuovo ospedale
Durante l’incontro non sono emerse informazioni chiare sulla nuova rete ospedaliera, un tema di competenza regionale ma di fondamentale importanza per il territorio. Il progetto del nuovo ospedale, il cui iter sembra procedere lentamente, desta preoccupazione per i tempi di realizzazione e i costi elevati previsti, che superano significativamente la media nazionale per posto letto.
Secondo il Segretario Provinciale del PD Piergiorgio Gerratana, i problemi strutturali del sistema sanitario provinciale permangono e pertanto la sanità sarà la principale tematica di cui si occuperà il partito già nelle prime riunioni della Direzione provinciale. Il Gruppo di Lavoro Sanità del PD continuerà a monitorare la situazione e a sollecitare soluzioni concrete per garantire un diritto alla salute effettivo e accessibile a tutti i cittadini.
Antonella Fucile
Gruppo di Lavoro Sanità – Partito Democratico
Piergiorgio Gerratana
Segretario Provinciale PD Siracusa