Indiscrezioni e notizie non ufficiali, riportano iniziative della Protezione Civile in cui
si ipotizza un attracco al porto di Pozzallo, di una nave cisterna militare che dovrebbe
essere rifornita di acqua potabile estratta dal nostro territorio.
Si spera che tali indiscrezioni non rispondono al vero per due motivi:
1) perché il Sindaco non sarebbe stato informato, né tantomeno coinvolto in queste
riunioni;
2) perché Pozzallo ha portato avanti nel tempo, una seria politica
dell’approvvigionamento idrico, con la messa in funzione di due nuovi pozzi lo
scorso anno e ne dovrebbe essere attivato un altro nell’anno corrente, con la
collaborazione di Iblea Acque.
Il grave problema della siccità che sta penalizzando la Sicilia è figlia della mancanza
di una politica regionale,non solo di reperimento di nuovi fonti idriche, ma anche
dall’assenza di massicci investimenti per il rifacimento e l’ammodernamento delle
reti idriche che sono dei veri e propri colabrodo che provocano la dispersione di
quasi il 50% dell’acqua potabile estratta.
Occorre subito investire nella costruzione di dissalatori e in impianti di desalinazione
in grado di diminuire il progressivo aumento dei cloruri nell’acqua potabile dei pozzi.
A Pozzallo , come tutte le località costiere, necessitano degli investimenti in grado di
abbassare il contenuto dei cloruri determinato dal progressivo impoverimento delle
falde acquifere e dalla vicinanza del mare.
L’aiuto che può essere dato ai tantissimi comuni della Sicilia che soffrono la sete,
passa da massicci investimenti e non certamente penalizzando Comuni virtuosi, come
Pozzallo, che da anni hanno programmato il proprio fabbisogno idrico cittadino.
L’Amministrazione Comunale non permetterà a nessuno di togliere acqua dal proprio
territorio per trasferirla ad altre località.