Comunicato Stampa
Ieri è andata in scena una delle peggiori e vergognose pagine della politica rosolinese.
Il riferimento è al consiglio comunale, una gestione d’aula da parte del Presidente del Consiglio Comunale veramente penosa che palesa l’inadeguatezza al ruolo di terzietà di questi.
È chiaro che la gestione dell’aula e, quindi, dei lavori sulle interpellanze e le interpellanze da parte dell’opposizione, è figlia della scorsa seduta del Consiglio comunale. Ed è chiaro a tutti la non più velata intimidazione messa in atto dal Presidente del Consiglio che, strozzando il confronto in consiglio comunale, non ha fatto altro che utilizzare il suo ruolo per colpire, silenziare e, alla fine, distruggere il confronto politico all’interno dell’aula consiliare. Adesso l’intimidazione ad opera della maggioranza consiliare nei confronti delle libere critiche, mosse da cittadini, associazioni o gruppi politici si è spostata e si è fatta istituzione, l’istituzione che impropriamente e abusivamente viene ricoperta dal Presidente Corrado Sortino.
Non avrei mai immaginato di poter pronunciare tali affermazioni nei confronti dell’Istituzione più importante della città, quella che rappresenta tutto il consesso consiliare e che dovrebbe garantire il confronto democratico e libero.
Il confronto con la prima interpellanza si era aperto in modo tranquillo, pacato e costruttivo. Vedeva un rapporto dialogico tra l’opposizione e l’assessore Giannone che stava relazionando sulle questioni riguardanti il PNRR (invito i cittadini a guardare quella parte del consiglio comunale per comprendere di cosa stiamo parlando), successivamente il presidente del Consiglio ha strozzato la discussione leggendo un articolo del regolamento e omettendo il principio di libero confronto presente anch’esso nel regolamento come fatto notare dal nostro consigliere Piergiorgio Gerratana.
È chiaro che questa è la ritorsione rispetto a quanto denunciato dai consiglieri di opposizione nella scorsa seduta ed è funzionale ad un’amministrazione e all’intera maggioranza che del silenzio fa il suo tratto distintivo.
Durante la seduta, mentre l’assessore Giannone relazionava sul PNRR, i consiglieri di maggioranza si alzano ed escono dall’aula, disinteressati completamente all’argomento. Viene da chiedersi: che cosa ci stanno a fare quelle “statue di cera”, impropriamente identificate come consiglieri comunali, visto che nessun contributo danno alla discussione politica, nessuna proposta viene mai da quei banchi che rimangono “figurine Panini”.
Tale e tanta è la delusione che vede questa azione di svilimento della discussione politica, già latente in città, e che adesso viene avvilita da un Presidente inadeguato che silenzia gli unici consiglieri comunali che danno un contributo vero e fattivo al confronto in consiglio comunale, visto che degli altri, quelli della maggioranza!, non v’è traccia.
È importante notare che il rinvio del consiglio comunale nella seduta di ieri sera era stato proposto dalla maggioranza perché doveva essere presente il Sindaco. Questo Sindaco che, in modo codardo e vigliacco, non si presenta in aula per evitare il confronto. Ovviamente si capisce bene perché evita il confronto e non è in grado di tenere un dibattito con chi gli fa pelo e contropelo. Attendiamo con ansia che l’oracolo (il sindaco) parli con la propria voce, non con quella prestata da giornalisti compiacenti, e che, prima o poi, risponda alle interpellanze da parte delle opposizioni.
Forse è meglio che questa amministrazione si occupi solo di buche, di lampadine e di questioni spicciole e lasci ad altri la visione del futuro, poiché il futuro non può essere disegnato, immaginato da chi ha un orizzonte così ristretto della realtà e che si ostina a non ascoltare le voci dissonanti.
Alla fine, dopo due anni di amministrazione, l’unica occasione di confronto con l’amministrazione, viene violentata dal Presidente del Consiglio che ha invitato gli assessori a rispondere alle interpellanze per iscritto, mutilando ulteriormente il ruolo del Consiglio Comunale e il potere di controllo che dovrebbe avere.
Ma noi questa voce la alzeremo ancora di più e, se ci sarà bisogno, urleremo ancora più forte per risvegliare dal torpore una città che rimane attonita di fronte a questo livello di inadeguatezza e di fronte al malessere che si respira in città.
Rosolini, 31 ottobre 2023 Il segretario del Circolo
Tonino Basile