L’amministrazione comunale di Rosolini non dovrà sborsare neppure un centesimo per la mancata approvazione di un piano di lottizzazione dove, la società Ma.P.I. Srl, avrebbe dovuto costruire un Centro commerciale ,in contrada Zacchita.
Lo ha sentenziato il Tar di Catania che ha respinto il ricorso presentato da Terminello Antonio, Mingo Corrado, Mingo Isabella, Piazzese Santo, Piazzese Salvatore, Piazzese Marianna, Salemi Concetta, Salemi Margherita, contro il sindaco Pro tempore, Giovanni Spadola.
La vicenda risale al 2008 quando i ricorrenti fanno un preliminare di vendita con la Ma.P.I srl di un’area di 52 mila e 400 metri di terreno, assicurando che dalla data della stipula del contratto, ai due anni successivi avrebbero avuto le autorizzazioni necessarie per la vendita.
Il 13 maggio del 2009 viene presentato il Piano di lottizzazione. Ma l’imprevisto per i ricorrenti arriva nel 2012 quando il Consiglio comunale in data 27 giugno non approva la lottizzazione convenzionata nelle aree ricadenti nella zona D6/2-Zacchita. Il consiglio comunale dell’epoca conferma la sua decisione il 4 marzo del 2013 dopo un ricorso della Ma.P.I. Srl al Tar che aveva sospeso per difetto di motivazione la precedente delibera n. 32/2012.
II 31 gennaio dello scorso anno la Ma.P.I. srl si è avvalsa della clausola risolutiva per la rescissione del contratto.
Parte così il ricorso di Terminello + 8 che aveva chiesto al Comune di Rosolini un risarcimento del danno di un milione e 834 mila euro. I giudici del tribunale amministrativo di Catania, non solo hanno respinto il ricorso, ma hanno condannato i ricorrenti a pagare le spese legali. Il Comune di Rosolini in questa circostanza è stato difeso dall’avvocato Luigi Piccione del Foro do Ragusa.