- L’ormai ex tratto autostradale Noto—Rosolini è ridotto in una mulattiera, come è possibile notare dalle foto allegate. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
Il Consorzio per le Autostrade Siciliane, che pure ha le risorse impegnate già dalla scorsa Legislatura per mettere in sicurezza la strada, è troppo impegnato in inaugurazioni fantasma per potersi occupare seriamente della messa in sicurezza dei lotti autostradali.
Come è possibile notare dalle foto, numerosi avvallamenti presenti nella strada costringono gli automobilisti a pericolosissime gincane, le erbacce hanno invaso il manto stradale, cancellando le banchine laterali, i canneti, lussureggianti, ormai infestano il tratto autostradale, rappresentando una vera e propria oasi all’interno della stessa autostrada, gli svincoli sono privi di illuminazione e numerosi restringimenti rendono alquanto pericoloso il transito per gli automobilisti.
Un tempo, in Sicilia, l’assetto viario era caratterizzato dalla presenza di regie trazzere, razionali e sicure, poi, al lato delle regie trazzere, c’erano delle mulattiere che venivano utilizzate appunto per il trasporto da parte dei muli, nel senso che erano così impervie che nemmeno con i cavalli si poteva passare.
La Noto-Rosolini è una scadente mulattiera e per questo motivo, così come ho fatto negli anni, non solo continuo a chiedere lo scioglimento del CAS, ma anche le dimissioni dei vertici politici e tecnici dello stesso che, anziché occuparsi della sicurezza della collettività, ha continuato Vinciullo, si occupano solo ed esclusivamente di fare passerella.
Prendo atto con piacere che non vediamo più nei cantieri del CAS eleganti signore con i tacchi a spillo e senza gli obbligatori dispositivi di protezione individuale e già questo è un risultato, ma mi chiedo, i lavori di messa in sicurezza della Noto-Rosolini quando cominceranno? Al solito il 10 luglio? Perché se ciò fosse, il CAS dimostra una stoica coerenza con se stesso.
I cantieri, nelle precedenti Legislature, iniziavano in genere a giugno/luglio, qui, mi pare di capire, che cominceranno il 10 luglio, quando qualche turista verrà nella nostra provincia, quando qualche viaggiatore vorrà visitare le nostre spiagge e i nostri monumenti.
Almeno questa volta, evitate di farci protestare e iniziate i lavori la prima settimana di settembre.
Penso che non vi chiediamo troppo, anzi così potrete giustificare il ritardo individuando me nella causa delle vostre mancate risposte al territorio.