“La presidenza del consiglio comunale di Rosolini, dopo 6 mesi si accorge che esiste un’opposizione, oggi diventata maggioranza in città, e decide di convocare l’aula. E lo fa in maniera assai discutibile, ricorrendo ad una determina, la numero 151, che impegna 1,200 da destinare ad una società di Pietraperzia (Enna), la Microvision per effettuare i collegamenti audio-visivi con i consiglieri. Ad oggi siamo soltanto alle prove tecniche. Questa amministrazione dimostra di avere perduto il lume della ragione”.
A dichiararlo è il consigliere di ‘ Giovani Rosolinesi’, Giovanni Spadola che contesta i tempi ed i metodi per l’adunanza dell’organo di rappresentanza popolare.
“Si tratta di un consiglio comunale tardivo per i tempi che stiamo vivendo, quelli dell’emergenza covid-19. L’aula si sarebbe dovuta riunire quantomeno a marzo, subito dopo l’ordinanza del presidente della Regione che aveva deciso di chiudere la Sicilia. Il contributo di tutti i consiglieri sarebbe stato fondamentale per stabilire come affrontare la sanificazione, gli aiuti ai poveri, che sono tanti, alle aziende artigiane ed ai tanti commercianti, molti dei quali rischiano di non ripartire nella ‘fase 2’ dell’emergenza, prevista per il prossimo 4 maggio. Invece questa amministrazione, – prosegue Spadola – non ha sentito il dovere di interpellarci. Adesso lo fa a distanza di sei mesi, attraverso una video conferenza. L’aula consiliare è la stessa che nel passato ha ospitato 32 consiglieri comunali e gli spazi sono ampi per potere accogliere gli attuali sedici consiglieri. Bastava convocare l’adunanza nella sua sede naturale e c’era anche lo spazio riservato al pubblico per mantenere una distanza di almeno 3 metri l’uno dall’altro. I cittadini, tra l’altro , hanno la possibilità di seguire i lavori attraverso la diretta streaming, collegandosi con il sito del Comune. Nessuno avrebbe corso il pericolo di contagio, attrezzandosi di mascherina, guanti monouso e restando a debita distanza. Neppure il Senato della Repubblica, né la Camera dei deputati, adotta misure straordinarie per i lavori dell’Aula. Invece no. In un Comune al dissesto finanziario, si deve ricorrere alla spettacolarizzazione di una seduta del consiglio comunale, spendendo dei soldi pubblici che noi dell’Opposizione avremmo destinato alle famiglie più povere di Rosolini”.