“Bisognava valutare sin dall’inizio della pandemia – afferma il deputato regionale – l’opportunità di non coinvolgere il nosocomio siracusano, lasciandolo fuori dalle dinamiche che oggi lo portano ad essere addirittura covid-center. Parliamo di una struttura che presenta delle criticità note a tutte, a cominciare dall’ala vecchia del palazzo di via Testaferrata dove sono allocati alcuni reparti di assoluta delicatezza come quello di Chirurgia dove manca nelle corsie l’ossigeno centralizzato e dove, peraltro, mancano le stanze per l’isolamento di eventuali pazienti affetti da covid. Di questo focolaio – prosegue Gennuso – a farne le spese sono medici, infermieri e il personale sanitario. Solo per rimanere nell’ambito medico, sono risultati contagiati fino ad oggi 4 medici di Geriatria, 4 di Cardiologia, uno in Oncologia ma soprattutto 4 al pronto soccorso, l’ultimo dei quali è stato registrato ieri. Oggi sarebbe impossibile cancellare tutto e chiudere la struttura ospedaliera siracusana, per cui, a mio giudizio bisogna con urgenza intervenire per isolare, quantomeno, il pronto soccorso che è diventato il vero focolaio per la diffusione del morbo per ripensare a un reparto più attrezzato e protetto rispetto al contagio di operatori sanitari e pazienti”.