Anche ieri, malgrado la difficile contingenza sanitaria, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno riscontrato numerosi casi di violazione delle disposizioni impartite dal Governo, che hanno comportato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di varie persone per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, ex art. 650 c.p.
Di seguito i casi più evidenti:
➡️a Siracusa, diversi soggetti sono stati controllati sia nella parte alta della città sia in Ortigia ed hanno dichiarato di essere stanchi di rimanere chiusi in casa; in un caso una persona ha riferito di essere uscito di casa per andare a far visita ad alcuni familiari.
Nel capoluogo, sono state controllate alcune persone altresì in orario notturno e alle prime luci dell’alba, anch’esse in circolazione senza valida giustificazione;
➡️ sempre a Siracusa, è stata denunciata una donna che, proveniente da Carlentini, aveva raggiunto il Capoluogo per acquistare generi alimentari in un esercizio commerciale a prezzi più convenienti di quelli applicati nei supermercati più prossimi alla sua abitazione;
➡️ nella frazione di Belvedere di Siracusa, alcune persone sono state sorprese mentre circolavano al di fuori del comune di residenza per andare a far visita ad un amico;
➡️ a Sortino un soggetto, controllato mentre era alla guida della propria autovettura, ha dichiarato di essere di ritorno dalla casa di un amico, dove aveva trascorso qualche ora per svagarsi;
➡️ a Brucoli una donna residente nel centro cittadino di Augusta è stata sorpresa mentre svolgeva attività sportiva, lontano dalla sua abitazione;
➡️ a Carlentini, Noto, Avola e Palazzolo Acreide diversi soggetti sono stati trovati lungo le vie cittadine senza giustificazioni rilevanti riconducibili a quelle individuate nei Decreti governativi e nelle Ordinanze Regionali;
➡️ a Palazzolo Acreide un italiano proveniente dalla Tailandia è stato denunciato per avere omesso di comunicare alle Autorità il proprio rientro al luogo di residenza.
I Carabinieri sensibilizzano ancora la cittadinanza al rispetto dei decreti governativi, ricordando che nell’ultimo di essi è stato fatto divieto a tutti di spostarsi in comune diverso da quello in cui ci si trova se non per “comprovate esigenze lavorative”, “assoluta urgenza” o “motivi di salute”.