Il gruppo politico a sostegno del consigliere comunale indipendente Giuseppe Quarrella ha manifestato oggi, in un comunicato stampa a firma della portavoce del gruppo Mariagiovanna Gradanti, la propria solidarietà al vicesindaco di Ispica Gianni Stornello, vittima nei giorni scorsi di un’aggressione.
“Come soggetto politico cittadino non possiamo esimerci dal manifestare la nostra solidarietà al vicesindaco Gianni Stornello per la presunta aggressione subita la scorsa settimana; – dichiara Gradanti – nel ribadire la più ferma condanna a qualsiasi odioso gesto violento e nell’assoluta convinzione che qualsivoglia argomento che riguarda l’amministrazione della città debba essere ricondotto all’alveo della civiltà e della dialettica politica, siamo tuttavia costretti a sottolineare che un problema esiste, e come tale va affrontato e risolto al più presto”.
Il riferimento di Gradanti è, infatti, all’ordinanza di divieto di transito dei mezzi pesanti all’interno del centro urbano emanata dall’Amministrazione che, a quanto si apprende, sarebbe all’origine del diverbio sfociato poi in aggressione al Vicesindaco: “Forse nella fretta di conseguire un risultato amministrativo atteso da anni dai residenti della via Statale – specifica, infatti, Gradanti – nel dare seguito a quella che – ci tengo a sottolinearlo – era in origine una mozione di indirizzo del consigliere Quarrella che fu accolta all’unanimità dal Consiglio comunale, si è saltato quello che per noi costituiva, però, un passaggio fondamentale: lo svolgimento, cioè, di un atto prodromico e precedente all’emanazione dell’ordinanza; un incontro che, come avevamo chiesto, prevedesse la partecipazione della Prefettura, degli operatori economici, delle aziende di autotrasporto operanti in zona e dei sindacati degli autotrasportatori, affinché si rendessero esplicite in anticipo eventuali criticità, legate ad esempio alla dislocazione delle aziende che hanno necessità di effettuare operazioni di carico e scarico di merci, nonché ai tempi di effettuazione del prelievo di merci destinate ad altre regioni o Nazioni, per il trasporto delle quali i tir hanno precise tabelle e tempi di marcia da rispettare, affinché giungano agli imbarchi per i traghetti o per le navi.
Da quanto apprendiamo, alcune delle aziende cittadine, in seguito a questo provvedimento, sono state in concreto escluse dagli itinerari degli autotrasportatori per esigenze di tempo e percorrenze, venendo di fatto tagliate fuori dal mercato.
Ci auguriamo, in seguito a quanto accaduto, che si colga l’occasione – conclude Gradanti – per ridiscutere il provvedimento, in maniera da assicurare che vengano contemperati nel migliore dei modi le legittime istanze di quiete e sicurezza dei residenti della Statale e gli interessi economici delle aziende ispicesi. Auspichiamo che la problematica si affronti al più presto nelle sedi opportune, al fine di scongiurare che qualche organo sovraordinato al Comune annulli d’imperio un’ordinanza che, nelle finalità che tentava di conseguire, rimane indispensabile”.