“Constatiamo che avevamo visto giusto e che siamo stati lungimiranti nel sostenere che il nuovo ospedale di Siracusa non poteva essere soltanto una questione del capoluogo ma dell’intera provincia”. Ad affermarlo il deputato regionale di “Ora Sicilia” Pippo Gennuso che accoglie con soddisfazione la decisione del Governo regionale, di riconoscere il nuovo ospedale di Siracusa Dea di II Livello, con valenza di bacino con la disponibilità di , 420 posti letto. “Una decisone – afferma Gennuso – che conferma la bontà delle nostre proposte le quali non erano frutto di fantasia ma di uno studio costante delle reali esigenze sanitaria nell’intera provincia aretusea. Ma la nostra azione non si ferma qui perché questo è un passo importante ma occorre fare presto.
Adesso infatti occorre da subito individuare l’area che , come sempre ho sostenuto, dovrà essere individuata nella direttrice autostradale tra Siracusa e Cassibile. Un luogo che in pochi minuti può essere raggiunto dagli utenti . Necessita un’accelerata e per questo, considerato che ancora il consiglio comunale di Siracusa continua a tergiversare, ho chiesto già al Governatore di nominare un Commissario ad acta per decidere in merito. Il finanziamento di 200 milioni di euro ci permette di avviare l’iter per la costruzione che potrebbe essere completata nell’arco di un triennio”.
Gennuso non molla, nel contempo la sua attenzione sulla zona sud per la quale chiede sempre più impegno e non andando a smantellare quanto esistente ma a potenziare i piccoli ospedali dove vanno potenziati i reparti di prima emergenza, per questo occorre l’immediata apertura del Pronto soccorso del Trigona di Noto. “La realizzazione della mega struttura ospedaliera di Siracusa – conclude Gennuso – non deve assolutamente far passare in secondo piano le esigenze della zona sud che continua ad essere considerata di serie B costantemente soggetta ad azioni di depauperamento. La sanità deve essere garantita a tutti per coloro che abitano a Siracusa, ma anche quelli dell’estremo sud, come Noto, Rosolini Pachino e Portopalo”.