SIRACUSA- “La mancata riapertura del liceo Gargallo di Siracusa non può e non deve diventare un caso politico. Ci sono responsabilità ed inadempienze da parte della Provincia regionale che ha il dovere di decidere se tenerlo o restituirlo al legittimo proprietario, che è il Comune”. Per il deputato all’Ars del Gruppo Misto Nunzio Cappadona, la Provincia regionale ha per competenza la gestione delle scuole di secondo grado. “Questa vicenda ha dell’incredibile ed è la dimostrazione degli sprechi del denaro pubblico. L’amministrazione comunale dopo la chiusura del liceo avvenuta nel 2005 per pericolo di crolli, dopo avere completato le opere di consolidamento, ha consegnato l’edificio nel 2007 alla Provincia. Sono passati quattro anni e la Provincia non ha ancora deciso se rimettere in funzione il liceo nella sua sede storica, oppure non è più interessata alla gestione dell’immobile. Nel frattempo l’edificio di via Gargallo mostra già i segni dell’abbandono e dell’incuria”. Cappadona si dice preoccupato per l’immobilismo dell’amministrazione Bono in fatto di opere pubbliche. “ Da decenni – afferma Cappadona – aspettiamo la consegna del Teatro Verga, acquisito a suo tempo dall’amministrazione Marziano e non si capisce cosa manca per renderlo fruibile. Potrei anche dire la stessa cosa sull’Ostello della Gioventù di Belvedere. Un primo progetto fu redatto nel 1996, un altro nel 2009, stanziati quasi 2 milioni di euro, ma la struttura non decolla ed è l’ennesima cattedrale nel deserto. In materia di edilizia scolastica – aggiunge il deputato siracusano – l’ex sede dell’Istituto tecnico femminile di piazzetta del Carmine, rimane abbandonata, seppur sono stati eseguiti i lavori di ristrutturazione. Per evitare sprechi di risorse pubbliche ci sono degli immobili di proprietà dell’amministrazione provinciale che rimangono inutilizzati: l’ex convento di via
Gargallo, quello di Sant’Agostino e dal prossimo anno potrà essere utilizzato anche Palazzo Impellizzeri, oggi sede del Consorzio universitario, perché la facolta di Beni culturali si trasferirà nell’ex caserma Abela”. Nunzio Cappadona mette in evidenza la mancanza di progettualità di questa amministrazione provinciale e cita l’esempio dell’ex Casa circondariale di Ortigia. “ Il carcere – afferma Cappadona – fu chiuso dopo il terremoto del ’90. La Provincia ha avviato le opere di consolidamente, ma non ha chiaramente detto come intende utilizzare i locali. Questo non è accetabile. Da questo quadro a tinte fosche viene fuori un quadro di come non si amministra la cosa pubblica. Con l’immenso patrimonio di immobili della Provincia, l’amministrazione provinciale ricorre alle locazione per le scuole di secondo grado. Mi viene in mente, ad esempio, i locali presi in affitto a Pachino per l’istituto secondario di secondo grado dove da quasi otto anni l’amministrazione di via Malta paga una locazione di 30 mila euro al mese. Con queste cifre si sarebbe potuto stipulare un mutuo per realizzare più di un edificio di proprietà”.
Siracusa, 27 maggio 2011