Rosolini – Dichiara di essere completamente estraneo all’inchiesta sulle Sale Bingo in Sicilia e allo stesso tempo indignato per le notizie circa un suo coinvolgimento diretto nella vicenda sulla quale sta indagando la Dia di Palermo il parlamentare regionale dell’Mpa Giuseppe Gennuso. “Sono indignato – afferma Gennuso – per alcune notizie diffamatorie che mi riguardano apparse questa mattina su alcuni organi di informazione. Tutelerò la mia dignità e la mia immagine nelle sedi opportune, avviando un’azione risarcitoria”. Nella notizia riportata da alcuni organi di informazione infatti si faceva rilevare come il parlamentare autonomista indagato per concorso in falso e distruzione-occultamento di documenti pubblici all’interno dell’inchiesta su mafia e bingo. “ Bastava fare una visura camerale – afferma ancora in una nota Gennuso – e si sarebbe scoperto che io non ho alcuna partecipazione azionaria nelle società che gestiscono le sale da gioco. Da una telefonata fatta ai Monopoli di Stato, alcuni organi di informazione hanno avviato la macchina del fango. Quella telefonata nell’aprile del 2008 a un dirigente dei Monopoli non ricordo se l’ho fatta io oppure sia stato mio figlio a chiamare. Comunque se sono stato io, l’ho fatto in nome e per conto di mio figlio, che aveva una quota in una società che gestiva una sala giochi. Il tutto al solo fine di anticipare la materiale consegna di una fidejussione bancaria, in sostituzione della polizza assicurativa già inoltrata”. L’on. Gennuso puntualizza anche di “non avere chiesto al funzionario di Stato di ritardare alcuna pratica, né provvedimenti di sorta”. “I fatti sono andati così e non credo che avere fatto una telefonata sia un reato. Tutto falso ed inventato con l’intento di screditarmi all’opinione pubblica”.
Giuseppe Lorefice