La mozione votata all’unanimità dal consiglio comunale di Canicattini Bagni dai due capi gruppo di maggioranza e minoranza, sta prendendo piede in quasi tutti i vicini comuni del comprensorio e del Parco Nazionale degli Iblei, al fine di dare un corretto esempio ai cittadini, nella buona prassi di eliminare l’utilizzo della plastica monouso non biodegradabile. Un monito rivolto maggiormente alle associazioni di categoria , attività commerciali e produttive della città, nonché con le scuole, gli uffici pubblici, le realtà associative e all’intera cittadinanza. Qualora venisse approvata in aula-afferma il segretario del circolo Corrado Fioretti- l’invito è rivolto alle istituzioni e agli organi di polizia per il civile rispetto della norma, il quale non sia tradotta sotto forma di elevate e pesanti sanzioni bensì di sensibilizzazione nei confronti del cittadino al buono e attento rispetto della regola facendosi trovare preparati entro il 2021 anno in cui su tutto il territorio nazionale verrà introdotto tale sistema. Invitiamo altresì tutte le associazioni ambientali ed ecologiche della città ad unirsi alla nostra iniziativa e ad avviare il percorso.
Di seguito la proposta presentata presso il Comune di Rosolini:
MOZIONE: ROSOLINI COMUNITÀ ECOLOGICA – NO PLASTICA !!!
Premesso che:
la plastica ha un ruolo preponderante nella nostra vita e nella nostra economia, essendo presente in numerosissimi oggetti d’uso quotidiano e non; la produzione mondiale è aumentata di venti volte rispetto agli anni ’60, raggiungendo 322 milioni di tonnellate nel 2015, e nei prossimi 20 anni le previsioni ci dicono dovrebbe raddoppiare;
grandissime quantità di rifiuti di plastica si disperdono nell’ambiente, causando ingenti danni economici e ambientali, soprattutto in mare dove ogni anno arrivano da 150mila a 500mila tonnellate di plastica;
la crescente quantità di rifiuti di plastica è imputabile anche alla grande diffusione dei prodotti di plastica monouso e imballaggi;
la plastica impiega anche centinaia di anni per decomporsi, frammentandosi poi in microplastica che viene ingerita dalla fauna marina per entrare quindi nella catena alimentare;
l’Europa, secondo produttore di plastica al mondo, riversa in mare ogni anno 500 mila tonnellate di macroplastiche e 130 mila tonnellate di microplastiche che vengono ingerite intenzionalmente, accidentalmente o in maniera indiretta dalle specie marine;
l’Italia e uno dei principali produttori europei di stoviglie di plastica monouso che, se non correttamente smaltiti, restano in ambiente per anni, causando danni gravissimi all’ecosistema;
l’enorme quantità di rifiuti in plastica, di qualsiasi tipo, ha prodotto un tale impatto sull’ambiente, da metterne a repentaglio l’equilibrio, tanto che in molti casi è stata dimostrata l’interferenza di tale materia nella catena alimentare;
gli effetti negativi della plastica sulla salute umana sono, da anni, oggetto di studio di medici e scienziati con risultati sempre più allarmanti in quanto tali studi rivelano che la plastica non bio-degradabile o compostabile distrugge il nostro sistema endocrino ed abbia un ruolo significativo sull’insorgenza di cancro, infertilità e molte altre malattie;
i sacchetti di plastica utilizzati quotidianamente per la spesa, nonché le stoviglie dello stesso materiale impiegate in grande quantità producono gravi impatti ambientali sin dalla loro produzione ed in particolar modo in fase di smaltimento, soprattutto se illecito;
l’utilizzo di sacchetti per la spesa compostabili permetterebbe di ridurre notevolmente l’impatto ambientale dei sacchetti monouso, oltre all’emissione di CO2 per la produzione, e l’abbandono di rifiuti e quindi alla tutela del territorio;
i Comuni devono raggiungere obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti (organici e non) finalizzata al riciclo e al recupero di materia riducendone, in modo sensibile, la quantità da conferire in discarica e che in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo, la tassa sulla raccolta rifiuti è destinata ad aumentare, con aggravio delle sanzioni per i Comuni e quindi per i singoli cittadini;
le pubbliche Amministrazioni, in base alla normativa vigente, hanno l’obbligo di predisporre ogni azione di prevenzione e riduzione delle quantità di rifiuti, e mettere in atto azioni rivolte alla valorizzazione, allo studio e all’introduzione di sistemi integrati per favorire il massimo recupero di energia e di risorse materiali;
la quantità di rifiuti rimane comunque elevata e tende ad aumentare notevolmente nel corso dell’estate, con gravi ripercussioni sul sistema di raccolta e smaltimento;
la frazione impura rinvenuta all’interno del rifiuto organico incide negativamente sul costo di smaltimento dello stesso;
i costi di conferimento ricadono interamente sul bilancio comunale e sul bilancio ecologico di tutto il territorio con ulteriore aggravamento, più in generale, dei processi industriali di smaltimento.
Considerato che:
il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013 (e successivo aggiornamento);
il 16 gennaio 2018 la Commissione Europea ha adottato la “Strategia Europea per la plastica” che prevede entro il 2030 nel territorio dell’UE, la riduzione del consumo di oggetti in plastica monouso;
il 19 dicembre 2018 il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno stabilito di avviare le procedure affinché nell’ambito dell’intero territorio dell’Unione si addivenga al taglio della produzione di oggetti monouso in plastica a partire dal 2021;
dall’1 Gennaio 2019 è vietato vendere sul territorio nazionale i bastoncini in plastica per igiene personale e dal gennaio 2020 sarà inoltre vietato mettere in commercio prodotti cosmetici che contengano microplastiche;
con l’art. 9-bis del D.L. n.91/2017 come convertito in legge dall’art.1 della legge n.123/2017, è stato prescritto il divieto definitivo di commercializzazione di contenitori non biodegradabili non rispondenti alla normativa comunitaria ed alle norme tecniche approvate a livello comunitario;
molti Comuni hanno già approvato una mozione in tal senso ed emanato ordinanze per dispone la riduzione di plastica, il divieto di utilizzo di materiali monouso non biodegradabile nel territorio, ad iniziare dagli uffici pubblici e dalle mense scolastiche, impegnandosi al fine di;
applicare la regola delle 4 R: riduci, riutilizza, ricicla, recupera;
eliminare la vendita di bottiglie di plastica dai distributori e sostituire la fornitura con distributori di acqua alla spina allacciati alla rete idrica;
eliminare gli oggetti di plastica monouso come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica;
limitare la vendita di prodotti con imballaggio eccessivo (merendine, biscotti, succhi di frutta confezionati), privilegiando l’offerta di spremute, centrifughe, e frullati di prodotti freschi, nei minibar o nelle mense interne;
fornire o invitare i dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde;
non utilizzare plastica monouso durante eventi pubblici, aziendali e/o riunioni;
promuovere azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra i cittadini e i dipendenti.
Atteso che:
la Comunità Europea e il Ministero dell’Ambiente invitano gli Enti Pubblici a farsi promotori di iniziative al fine di dare un corretto esempio ai cittadini nella buona prassi di eliminare l’utilizzo della plastica monouso non biodegradabile;
Rilevato che:
L’importanza di una maggiore sensibilizzazione porterebbe ad una riduzione dell’uso della plastica, si ritiene di fondamentale importanza intraprendere una serie di incontri di confronto e sensibilizzazione con le associazioni di categoria, le attività commerciali e produttive della città, nonché con le scuole, gli uffici pubblici, le realtà associative e con l’intera cittadinanza, al fine di ridurre ed eliminare l’uso di prodotti di plastica monouso non biodegradabili, così come indicato dalla Comunità Europea e dal Ministero dell’Ambiente;
che il territorio comunale, vista la sua posizione all’interno del Parco Nazionale degli Iblei, non può sottrarsi ad assumere iniziative mirate alla tutela ambientale, naturalistica e al miglioramento della ricettività ed ospitalità territoriale.
Il Consiglio Comunale
Aderisce alla Campagna “Rosolini Comunità Ecologica – No Plastica !!!”,al fine di dare un corretto esempio ai cittadini, nella buona prassi di eliminare l’utilizzo della plastica monouso non biodegradabile;
Impegna il Sindaco e la Giunta
Ad intraprendere tutte le misure, gli atti e le iniziative di competenze al fine di raggiungere gli scopi prefissati dalla presente Mozione, in particolare:
applicare la regola delle 4 R: riduci, riutilizza, ricicla, recupera;
eliminare la vendita di bottiglie di plastica dai distributori e sostituire la fornitura con distributori di acqua alla spina allacciati alla rete idrica;
eliminare gli oggetti di plastica monouso come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica;
limitare la vendita di prodotti con imballaggio eccessivo (merendine, biscotti, succhi di frutta confezionati), privilegiando l’offerta di spremute, centrifughe, e frullati di prodotti freschi, nei minibar o nelle mense interne;
fornire o invitare i dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde;
non utilizzare plastica monouso durante eventi pubblici, aziendali e/o riunioni;
promuovere azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra i cittadini e i dipendenti;
farsi ambasciatori della campagna “ Rosolini Comunità Ecologica – No Plastica !!!” con altre realtà pubbliche o private;
a trasmettere tale Mozione, facendosene promotori e portavoce, al Presidente della Regione.