Nell’ambito dell’attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei pubblici esercizi, in forza di sistematici servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, il Questore Gabriella Ioppolo, ai sensi e per gli effetti di cui all’art.100 comma II del TULPS, ha emanato decreto di revoca dell’autorizzazione all’esercizio di somministrazione alimenti e bevandeal “ PLANET CAFE’” sito a Floridia, in via Pascoli.
Il decreto è stato adottato in data 28 maggio 2019 e notificato il 3 giugno c.a. dai Militari dell’Arma della Tenenza Carabinieri di Floridia.
Gli episodi accaduti nell’esercizio ed i numerosi conseguenti controlli operati dai Militari della locale Tenenza, hanno confermato che l’esercizio era abituale ritrovo di pregiudicati, per la quasi totalità con precedenti specifici per la illecita detenzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti o segnalati quali assuntori.
La proposta, inviata dai militari della locale tenenza ai sensi del citato art. 100 TULPS al Questore Ioppolo, corroborata da una dettagliata e ben documentata attività di controllo, ha determinatola emissione del provvedimento.
I fatti verificatesi in passato, cui conseguì un primo decreto di sospensione dell’attività per giorni 15 dello scorso gennaio e i recenti avvenimenti sfociati nell’arresto, ad opera dei Militari della Tenenza di Floridia, del titolare dell’esercizio per illecita detenzione di stupefacenti, hanno reso possibile il provvedimento revocatoriopredisposto dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura ed adottato dal Questore Ioppolo.
Il rigoroso provvedimento assunto, “………consegue ad un precedente provvedimento meno grave di sospensione dell’attività commerciale scaturito da un precedente arresto del titolare del bar sempre per violazione delle norme sugli stupefacenti. Durante i numerosi controlli operati dai Carabinieri di Floridia all’interno del bar è stata più volte dimostrata la presenza di assuntori di sostanze stupefacenti segnalati all’Autorità Amministrativa provinciale ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90 e culminati con il recente arresto del titolare, sottoposto dall’Autorità Giudiziaria alla misura degli arresti domiciliari. La revoca della SCIA per l’esercizio della somministrazione alimenti e bevande tende infatti ad evitare, afferma il Questore, che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio possa causare il protrarsi di condizioni nocive per l’ordine e la sicurezza pubblica e ciò, essendo prevalente la finalità dissuasiva della frequentazione malavitosa indotta dalla chiusura dell’esercizio stesso; ai fini della legittima adozione della misura di cui all’art. 100, comma 2, T.U.L.P.S., occorre che ricorrano i casi in cui si accerti l’accadimento di reiterati eventi delittuosi tali da configurare sicura fonte di pericolo concreto ed attuale per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini.
Alla luce degli accadimenti evidenziati – continua il Questore Ioppolo – si è dunque ritenuto che esista il rischio concreto della reiterazione di simili episodi e che sussistono particolari esigenze per il ripristino della legalità mediante l’adozione del provvedimento di revoca, considerato che il Bar veniva utilizzato dal titolare e dagli avventori come luogo abituale per l’attività illecita di spaccio.
E’ precipuo compito di questa Autorità di Pubblica sicurezza – continua il Questore Ioppolo – di valutare l’esigenza obiettiva di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini ed è proprio mediante l’adozione del provvedimento ai sensi dell’Art. 100 TULPS che il Questore può revocare o sospendere l’esercizio di quelle attività nelle quali si verifichino comportamenti illeciti o comunque che costituiscano un pericolo per la collettività.
Ancora una risposta concreta e tangibile – conclude il Questore – quella che si è voluta adottare nei confronti della lotta allo spaccio e all’uso degli stupefacenti, che le Forze di Polizia costantemente e sinergicamente perseguono.