PALERMO – “Il governo Regionale ha bloccato un finanziamento di 5 milioni di euro per la valorizzazione del Centro storico di Ibla ed attualmente i deputati della provincia di Ragusa stanno facendo pressioni per potere recuperare queste somme. Soldi che sono stati erogati fin dal 1981. Non ho nulla contro Ibla, ma credo che Noto abbia più titoli per essere inserita in una legge ad hoc”. Ad affermarlo è il parlamentare del Movimento per le Autonomie, Giuseppe Gennuso. “ La città di Noto è stata riconosciuta dall’Unesco come bene dell’umanità e merita tutte le attenzioni possibili per poter essere rilanciata in un contesto europeo. Per il Centro storico di Ragusa Ibla fu fatta nell’aprile dell’81 una legge per avere perseguito il risanamento, il recupero edilizio, la salvaguardia della integrità dei valori storici, urbanistici, architettonici, ambientali e paesaggistici nonché la valorizzazione e la rivitalizzazione economica e sociale del sito. Allora perché escludere la capitale europea del barocco da questo circuito? Il turismo culturale – prosegue Gennuso – deve essere incrementato, ma servono infrastrutture per accogliere i visitatori che ogni anno si riversano su Noto. Ma pensare alle risorse comunali per realizzare una serie di infrastrutture è utopistico. Occorre l’intervento della Regione Siciliana per costruire opere pubbliche a completamento di quelle già esistenti. In questo senso – dice ancora il deputato dell’Mpa – questa mattina ho presentato un ordine del giorno per la tutela della Val di Noto. Secondo l’on. Gennuso, occorre costruire un mega parcheggio che possa contenere mille posti auto e che sia realizzato nelle vicinanze del centro storico. Altra opera da riqualificare è anche il porticciolo di Calabernardo. “ Si tratta di un ricovero per le piccole imbarcazioni dei pescatori – afferma Gennuso – e trovandosi a mare aperto le forti mareggiate lo hanno insabbiato. Serve migliorare la struttura per garantire alle barche dei pescatori locali maggiore sicurezza”. Sul finanziamento per Noto, l’on. Gennuso, sa che in un momento di tagli da parte della Regione, le risorse sono limitate. “ Capisco bene che non si possono fare voli pindarici – conclude – ma anziché rifinanziare Ibla con 5 milioni di euro, le somme potrebbero essere divise con Noto. Al presidente Lombardo chiedo di attuare tutte le procedure necessarie per il risanamento, il recupero edilizio, urbanistico e paesaggistico della capitale del barocco”.
Palermo, 16 maggio 2011