«Il ballo de “Il Gattopardo” organizzato la sera del 20 ottobre a Palazzo Landolina, con annesso catering, non faceva parte del cartellone delle iniziative Heritage, organizzato dal Comune di Noto in collaborazione con gli altri Comuni del Val di Noto durante il IV Meeting delle Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale del 18, 19 e 20 ottobre 2018». Lo spiega il sindaco Corrado Bonfanti, specificando ulteriori dettagli che riguardano la serata tirata in ballo.
«La serata nello specifico – prosegue il sindaco – è stata organizzata autonomamente dall’associazione privata “Compagnia Nazionale di Danza Storica” con sede a Roma, dentro un palazzo privato, appunto Palazzo Landolina, ed è stata pagata con soldi dell’organizzatore privato, cioè la “Compagnia Nazionale di Danza Storica” con sede a Roma. Infine, è stata priva di patrocinio ed anche di intervento pubblico».
«La somma spesa per organizzare il IV Meeting delle Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale – aggiunge Bonfanti – è tutt’altra cosa ed ammonta ad euro 28.330,19. È servita per finanziare tutta l’iniziativa: non esiste un solo centesimo di euro speso per impinguare le tasche di “capimafia”. In parole molto semplici, l’articolo scritto dal giornalista Paolo Borrometi è privo di fondamento nella parte in cui addita l’amministrazione comunale di collusione con ambiente mafiosi e discredita la città di Noto e la sua amministrazione agli occhi del mondo. Mi aspetto le scuse alla città. La lotta alla mafia è patrimonio comune ed è fondata sulla verità. Errori come questo possono certo accadere in buona fede, ma vanno riparati nell’unico modo possibile: riconoscendoli come tali e scusandosi».
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