Non sembra aver tregua l’escalation di aggressioni poste in essere da parte di detenuti nei confronti del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.
I fatti dell’ennesima aggressione avvenuta il giorno di Pasqua, nelle due sezioni comuni sono stati sequestrati i colleghi e costretti ad aprire le celle per fare socialità attività non consentita alla C.C. di Siracusa. Quando hanno finito ognuno ha fatto rientro nelle proprie celle.
È davvero imbarazzante ed incredibile notare il silenzio dell’Amministrazione, il silenzio dello Stato dinanzi ai fatti gravissimi che si stanno susseguendo giorno dopo giorno nelle carceri d’Italia ed a farne le spese, ancora una volta, è solo la Polizia Penitenziaria.
Noi non vorremmo crederci, ma stando agli ultimi eventi si percepisce sempre più forte la “debolezza” dell’Amministrazione Centrale, la quale non sembra riuscire a gestire come si conviene quei problemi principali che poi portano alle conseguenze peggiori (suicidi, aggressioni, autolesionismi, proteste ecc.).
Nella fattispecie l’Amministrazione sembra incapace di poter affrontare adeguatamente il problema del sovraffollamento delle carceri, il problema che arreca alle istituzioni Italiane la rilevante presenza di stranieri detenuti ed il gravissimo problema della carenza di organico della polizia penitenziaria che se non verrà ripristinato a breve potrebbe non soddisfare più neanche i minimi livelli di sicurezza di cui gli istituti penitenziari necessitano per la sicurezza del Paese.
Ora basta…
Come sindacato abbiamo sempre denunciato alla Direzione e alle Autorità di competenza le condizioni gravose in cui versa il penitenziario di Siracusa, a tutt’ oggi in attesa di soluzioni concrete e mai arrivate.
DIGNITA’…DIGNITA’….DIGNITA’….
Siracusa lì, 26/04/2019