Siracusa, 22 marzo 2019: Ottimo lavoro dei Sindaci dei Comuni di Carlentini, Francofonte e Lentini, dott. Giuseppe Stefio, arch. Daniele Nunzio e dott. Saverio Bosco, che hanno, con particolare attenzione e interesse, lavorato affinché la riunione preparatoria del CIPE, con all’Ordine del Giorno il “collegamento viario con caratteristiche autostradali compreso fra lo svincolo della Strada Statale 514 Chiaramonte con la Strada Statale 115 e lo svincolo della Strada Statale 194 Ragusana”, potesse finalmente dare il via libera, nella seduta del prossimo 4 aprile, alla realizzazione della Ragusa-Lentini-Catania, stabilendo i tempi entro cui realizzare quest’opera che è di fondamentale importanza per le tre province siciliane di Siracusa, Ragusa e Catania. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo, Presidente emerito della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.E del resto l’attenzione che hanno messo i Sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte, ancora una volta, ha evidenziato il ruolo strategico che la provincia di Siracusa svolge nella definizione dei tempi di realizzazione dell’opera, che è di fondamentale importanza negli assetti viari del Sud-Est.In queste ultime settimane si è voluta fare tanta confusione per cercare poi di dire di aver risolto il problema e di aver sbloccato definitivamente i lavori per la realizzazione della strada ma così non è.L’opera è stata sbloccata l’8 febbraio 2017 quando l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato un Ordine del Giorno, a mia firma, con il quale si dava attuazione al Programma di Azione e Coesione (Programma Operativo Complementare) 2014-2020 che stanziava 217.700.000 euro per l’adeguamento della SS514 Chiaramonte e SS194 Ragusana (svincolo con SS115 e SS114) e il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) del resto, con la Delibera del 10 luglio 2017, aveva approvato il Programma Operativo Complementare della Regione Siciliana e aveva di fatto riconosciuto non solo la bontà del lavoro della Commissione Bilancio, ma anche il fatto che le somme erano definitivamente vincolate per la realizzazione dell’opera.La Delibera del 10 luglio 2017 porta la firma del Presidente Gentiloni ed è evidente che parliamo di somme che arrivano dalla scorsa Legislatura e dal vecchio Parlamento Siciliano.L’approvazione, senza alcuna prescrizione da parte del CIPE, della programmazione delle risorse, fatta dalla Commissione Bilancio e poi votata dall’ARS, ha dimostrato non solo l’ottimo lavoro della Commissione Bilancio ma, ha concluso Vinciullo, che nessuno poteva più mettere in discussione l’esistenza di quei fondi e il diritto dei siciliani ad avere realizzata questa arteria che è così importante e significativa per la Regione Siciliana.Ai Sindaci dei tre Comuni e a quanti si sono interessati vanno i complimenti per aver difeso un risultato ottenuto con tanto impegno e sacrificio nella scorsa Legislatura.Allegato alle presente, così impediamo ai venditori di fumo di continuare a spargere veleni e profumi nella nostra provincia, il resoconto stenografico della discussione in Aula dell’8 febbraio 2017 e la GURI del 22/11/2017 ed infine la prova dell’avvenuto finanziamento dell’adeguamento della Ragusa-Lentini-Catania.
- Presidente Regione
- Assessore Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro Musumeci Nello; Formica Santi; Barbagallo Alfio
- 485 – Notizie sull’implementazione dei canali di comunicazione multimediale.
- Presidente Regione
- Assessore Economia Musumeci Nello
Avverto che, trascorsi tre giorni dall’odierno annunzio senza che il Governo abbia fatto alcuna dichiarazione, le interpellanze si intendono accettate e saranno iscritte all’ordine del giorno per essere svolta al loro turno.
Comunicazione relativa ad interrogazione n. 3635
PRESIDENTE. Comunico che l’interrogazione con richiesta di risposta in Commissione n. 3635, a firma dell’onorevole Antonella Maria Milazzo, iscritta all’ordine del giorno della seduta n. 367 del 25 gennaio 2017 della V Commissione legislativa permanente “Cultura, formazione e lavoro”, è da intendersi presentata con richiesta di risposta scritta per assenza dell’interrogante al momento dello svolgimento.
L’Assemblea ne prende atto.
Ritiro di interrogazione
PRESIDENTE. Comunico che, con nota pervenuta il 18 aprile 2016 e protocollata al n.
3399/AulaPG del 19 aprile 2016, l’onorevole Vinciullo ha ritirato l’interrogazione n. 3757.
L’Assemblea ne prende atto.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli Dina, Lentini, Panarello, Vullo e Dipasquale hanno chiesto congedo per la seduta odierna.
L’Assemblea ne prende atto.
Discussione del “Piano di azione e coesione programma operativo complementare 2014-2020”
PRESIDENTE. Si passa al secondo punto dell’ordine del giorno “Piano di azione e coesione programma operativo complementare 2014-2020”.
Invito i componenti la II Commissione a prendere posto al banco delle Commissioni.
In attesa della presenza del Governo, invito il Presidente della Commissione, onorevole Vinciullo, a leggere la relazione della Commissione.
VINCIULLO, presidente della Commissione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a nome di tutti i colleghi della Commissione che in questi giorni hanno lavorato con grande interesse, passione
– anche litigando, ma nell’interesse della collettività – mi permetto di leggere la relazione che è stata predisposta da tutti i colleghi.
GRECO GIOVANNI. Signor Presidente, anche l’assessore è interessato alla lettura della relazione. Io chiedo la presenza del Governo in Aula.
VINCIULLO, presidente della Commissione. Concordo quasi sempre con le proposte dell’onorevole Greco, però devo dire che questo è un atto solo ed elusivamente di competenza dell’Assemblea.
GRECO GIOVANNI. Non è regolamentare! Deve essere presente in Aula il Governo, e quindi lei non può fare il suo intervento.
VINCIULLO, presidente della Commissione. Vorrei ricordare che stiamo parlando, in particolare, dell’articolo 15 della legge regionale 20/2016, ed è quell’articolo con il quale l’Assemblea regionale siciliana ha voluto fortemente riprendersi le proprie prerogative per quanto riguarda la programmazione operativa che viene fatta da parte di tutti gli assessorati.
GRECO GIOVANNI. Signor Presidente, lei non può aprire la seduta se non c’è il Governo. PRESIDENTE. Potremmo anche procedere. Però io trovo corretto che sia presente il Governo.
Quindi, anche con il consenso del Presidente della Commissione, sospenderei la seduta qualche minuto, in attesa dell’assessore.
La seduta è sospesa per dieci minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 16.22, è ripresa alle ore 16.33)
PRESIDENTE. La seduta è ripresa.
Onorevoli colleghi, considerata la presenza dell’Assessore Lo Bello, invito il relatore, onorevole Vinciullo, a svolgere la relazione.
VINCIULLO, presidente della Commissione. Onorevoli colleghi, il Piano di azione e coesione (Programma operativo complementare 2014/2020) – versione ‘dicembre 2016’, delibera di giunta n. 4/2017, viene sottoposto alla Vostra autorevole approvazione.
Con successivi interventi nel corso del 2016, ed in particolare dapprima con l’articolo 15 della legge regionale 20/2016, e successivamente con l’articolo 3 della legge regionale 28/2016, il legislatore regionale ha inteso modificare le previsioni di cui all’articolo 50, comma 3 della legge regionale n. 9 del 2009 in materia di strumenti di attuazione della programmazione regionale unitaria, nel senso di un rafforzamento, legittimo, dei poteri del Parlamento nei confronti del Governo.
L’articolo 50, comma 3 citato, nel testo vigente prevede: “Le proposte concernenti i programmi generali di attuazione della programmazione regionale unitaria, nonché le successive modifiche di carattere finanziario e di merito, sono presentate dal Governo all’Assemblea regionale siciliana, sono esaminate dalla Commissione ‘Bilancio’ e dalle altre Commissioni competenti e sottoposte all’Assemblea regionale siciliana, che delibera con ordine del giorno”.
Il Piano di Azione e Coesione (Programma operativo complementare 2014/2020), nella versione ‘dicembre 2016’, rappresenta la prima applicazione della nuova normativa.
Ricordo, infatti, che tale Piano è stato approvato dalla Giunta regionale nella seduta dell’11 gennaio 2017, trasmesso all’Assemblea il 17 gennaio, assegnato per competenza il 19 gennaio e inserito all’esame della Commissione ‘Bilancio’ alla prima seduta utile, già dal 25 gennaio 2017. Sicché ingenerose sono state tutte le osservazioni e le accuse che sono state fatte alla Commissione Bilancio. La Commissione Bilancio, ripeto, appena le è stato assegnato, il 19 gennaio, l’ha immediatamente inserito all’ordine del giorno della prima seduta utile.
La Commissione ha, quindi, esercitato prontamente e consapevolmente la propria funzione istituzionale di programmazione delle risorse, convocando gli uffici responsabili del POC 2014/2020, il cui esame è stato, peraltro, sollecitato dal Presidente della Regione, per il tramite del Presidente dell’Assemblea, nel corso della seduta d’Aula n. 405, del 24 gennaio 2017. Mi sia consentito dire, inutile sollecitazione dal momento che già per il 25, per il giorno successivo, era già inserito all’ordine del giorno”.
Il Piano di Azione e Coesione (Programma operativo complementare 2014/2020), nella versione ‘dicembre 2016’, prevede assegnazioni per un totale complessivo di Euro 1.882.301.558,20, suddivise nei seguenti settori:
- assegnazioni individuate con legge regionale n. 3/2016 che contiene gli interventi previsti su iniziativa del Parlamento regionale, fra i quali ricordiamo la realizzazione di investimenti da parte degli enti locali, le misure per cantieri di servizio e cantieri di lavoro e l’incremento dei fondi costituiti presso l’Ircac e la Crias;
- assegnazioni individuate con le delibere Cipe n. 94/2015 e n. 12/2016, fra cui ricordiamo gli interventi in materia di viabilità, quelli di depurazione delle acque reflue e i completamenti delle operazioni PO FESR 2007/2013;
- assegnazioni disposte con deliberazioni della Giunta regionale, fra cui gli interventi nel settore del dissesto idrogeologico, il piano regionale dei servizi formativi, la viabilità e portualità secondarie.
L’esame in Commissione ha riguardato, in particolar modo, la rimodulazione di talune risorse finanziarie già programmate con precedenti deliberazioni e si è concluso nella seduta n. 350 dell’8 febbraio 2017 mediante l’approvazione del Piano in esame con l’indicazione di alcune proposte di modifica relative alla destinazione delle risorse per interventi calamitosi, ai cantieri di lavoro a favore degli enti di culto e alla garanzia delle misure già previste per le politiche attive del lavoro.
Per questo motivo Signor Presidente sottoponiamo a lei, ai componenti di questo prestigioso Parlamento un ordine del giorno con il quale si approva il Piano di azione e coesione e si formulano alla Giunta e le seguenti proposte di modifiche in maniera tale che la giunta possa esaminarle e se riterrà opportuno, approvarle. Era quanto dovevo.
PRESIDENTE. Grazie Presidente Vinciullo, la invito a presentare l’ordine del giorno regolarmente sottoscritto che sarà distribuito ai colleghi deputati per l’esame anche per aprire, se richiesto, il dibattito, e quindi chi volesse può già iscriversi per intervenire.
Se nessun deputato chiede di intervenire si procede con la distribuzione dell’ordine del giorno per la sua votazione.
La seduta è sospesa per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 16.41, è ripresa alle ore 16.49)
PRESIDENTE. La seduta è ripresa.
Onorevoli colleghi, ricordo che è stato presentato a firma dell’onorevole Vinciullo ed altri l’ordine del giorno n. 644, diretto all’approvazione del Piano di azione e coesione (Programma Operativo Complementare 2014/2010).
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che l’onorevole Ciaccio ha chiesto congedo, per motivi, di salute dal 4 febbraio al 3 marzo 2017, e l’onorevole Germanà per la seduta odierna.
L’Assemblea ne prende atto.
Si torna all’esame del Piano di azione e coesione (programma operativo complementare 2014 – 2020)
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato anche un ordine del giorno a firma dell’onorevole Falcone che però non vedo in questo momento presente in Aula. Il parere del Governo sull’ordine del giorno n. 644, a firma degli onorevoli Vinciullo ed altri?
LO BELLO, vicepresidente della Regione. Chiedo di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LO BELLO, vicepresidente della Regione. Signor Presidente, presidente della Commissione, onorevoli tutti, abbiamo avuto modo di valutare, ed è per questo che nel prendere la parola, intanto con questo provvedimento, ma anche con questo ordine del giorno, inauguriamo una sorta di stagione nuova che vede anche un coinvolgimento del Parlamento siciliano a quelli che sono i deliberati della Giunta regionale in ordine a quelli che sono da un lato i programmi comunitari nelle loro linee di indirizzo così come pure i piani ora complementari oppure come il Piano di azione.
Per quanto riguarda i quattro punti posti all’ordine del giorno n. 644, devo dire che per quanto riguarda il primo punto, diciamo che sarà presa in considerazione la possibilità, – dando quindi già qui un parere positivo rispetto all’inserimento anche delle aree nazionali delle aree interne -, quindi, la strategia nazionale delle aree interne, le aree della Snai nell’ambito di questi anche gli interventi previsti per le zone alluvionate.
Quindi, alla prima richiesta, che è quella di destinare le risorse anche a questi territori diamo un giudizio positivo ed esprimiamo anche noi la volontà di apportare tali modifiche.
Così come pure apprezziamo e condividiamo la possibilità di ridurre la dotazione degli interventi previsti nell’ambito dell’Obiettivo 2.2.2 in questo caso però l’Azione 3, mentre invece quella precedente riguardava l’Azione 2 ai fini di procedere all’aumento dell’importo di venticinque milioni, quindi, riducendo la dotazione della misura dell’Azione 3, della misura 2.2.2 da cinquanta milioni a venticinque milioni, potenziando in questa maniera i presidi di prevenzione e rischi con finalità di protezione civile, le cosiddette vie di fuga.
Per quanto riguarda il terzo punto, invece, che è quello della riduzione degli interventi previsti per la ‘zona franca legalità’ della provincia di Caltanissetta e portarlo da cinquanta milioni a venticinque milioni, dobbiamo dire che questo risulta non possibile farlo per due ragioni. La prima: l’istituzione della ‘zona franca legalità’ che sicuramente ha avuto un percorso lungo, tenuto conto che parliamo di una zona franca ‘legalità’prevista ai sensi della legge n. 15 del 2008, legge che aveva poi trovato solo nel marzo del 2012 una intesa con l’allora Ministro dell’interno per la sua realizzazione, zona franca che è stata istituita il 2 maggio del 2012. Questa ha avuto una zona franca con una dotazione ben specifica con una individuazione della zona comprensiva nel comune di Caltanissetta, alcuni comuni dell’agrigentino e dell’ennese.
Dobbiamo anche dire che, così come avete visto nel POC, tali misure, tali risorse sono individuate attraverso un macro contenitore che riferito alle attività produttive, quindi, allo sviluppo economico, per cui la proposta che viene fatta per due ragioni, una, perché la istituzione della zona franca e la relativa dotazione finanziaria è vincolata per legge come luogo e come destinazione finanziaria.
Per quanto riguarda, invece, le misure previste dei cantieri di lavoro a favore degli enti di culto dobbiamo dire che questo significherebbe spostare la dotazione dallo sviluppo economico ad altra destinazione, diversa dallo sviluppo economico.
Come ricorderete nell’ambito degli 80 milioni previsti, abbiamo rifinanziato la zona franca prevista con i cinquanta milioni attraverso l’utilizzo degli ottanta fra i trenta e i cinquanta e quindi riteniamo questa non valutabile.
Per quanto riguarda, invece, ‘garantire tutte le risorse già previste per le politiche attive del lavoro sulla base delle delibere di Giunta già approvate’, non possiamo che condividere e in questo senso procederemo.
FALCONE. Chiedo di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FALCONE. Signor Presidente, signor Assessore, onorevoli colleghi, ho letto con grande attenzione la delibera n. 4 dell’11 gennaio del 2017 che riprogramma tutta una serie di interventi che, ahimè, riguardano stanziamenti di sei, sette anni addietro.
Parliamo di una delibera complessiva di circa un miliardo nel piano di azione e coesione e piano operativo complementare, discutiamo di un intervento pari a un miliardo ottocentoottantadue milioni di euro.
Su questo miliardo ottocentoottantadue milioni di euro, il Governo è intervenuto nella riunione di Giunta dell’11 gennaio scorso, individuando trenta milioni di euro per il Comune di Licata, come ha detto il Vicepresidente, e su cento milioni di euro sono stati assegnati per settantotto a valere sui rischi idrogeologici, sei milioni e mezzo per una strada, quella di Raffadali Siculiana, e quindici milioni per quanto riguarda l’Albergo diffuso.
Mi sono permesso, all’interno di una più complessiva programmazione, di fare riferimento alla legge finanziaria n. 3 del 2016.
Cosa abbiamo fatto l’anno scorso? L’anno scorso, noi come partito, presentammo una serie di proposte; facemmo la cosiddetta ‘controfinanziaria’ e in quella ‘controfinanziaria’, dicemmo tutta una serie di proposte, alcune sono state condivise, sono state accolte anche dal Governo.
Fra queste proposte erano state stanziate al comma 22 dell’articolo 7, della legge 3, 115 milioni di euro come Fondi di investimento per i comuni, onorevole Grasso.
Quelle somme assieme alle altre, ai cento milioni di euro per i Cantieri di Lavoro; ai dieci milioni di euro per la CRIAS; ai dieci milioni di euro per l’IRCAC; ai quattro milioni di euro per quanto riguarda i disabili; ai tre milioni per le Università; ai dieci milioni per il Fondo di Progettazione.
Quei soldi non vennero mai utilizzati e non sono stati utilizzati, tant’è che, chi vi parla assieme al collega Savona, andammo due volte a Roma, prima ad incontrare il CIPE per chiedere come mai questi soldi non venissero utilizzati perché si diceva che si attendeva un’autorizzazione da parte del Comitato Interministeriale e Programmazione Economica e poi addirittura siamo andati a parlare con l’Agenzia per la Coesione Territoriale, oltre che con il Dipartimento per le Politiche di Coesione Territoriale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Bene! Era stato detto che queste somme oltre alla norma servivano di una destinazione da parte della Giunta di Governo.
Finalmente! Vicepresidente Lo Bello, questa programmazione sta arrivando, tardiva ma sta arrivando.
Noi però cosa temiamo? Noi temiamo che i centoquindici milioni di euro così come disse l’architetto Morale e lo ha ribadito anche lo stesso direttore Falgares, se li lasciamo così rischiano di non essere utilizzati, perché ai comuni, onorevole sindaco Grasso, ma lo voglio dire ai colleghi parlamentari e anche alla Commissione ‘Bilancio’, i comuni non possono ottenere questi 115 milioni come fondi investimenti per una spesa indistinta.
La previsione, onorevole Di Giacinto, va specificata.
Allora, se va specificata, io ho presentato, assieme ai colleghi Grasso, Savona, Milazzo, Assenza e così via, un ordine del giorno col quale chiediamo al Governo che i 115 milioni di euro, siano
utilizzati per finanziare la graduatoria, la ex graduatoria del PO-FESR, che riguarda l’asse 6 “Sviluppo urbano territoriale”.
Cos’è questo sviluppo urbano territoriale previsto dall’Assessorato turismo, sport e spettacolo? E’ una misura che era simile a quella dell’impiantistica sportiva. Di questa misura, che equivale totalmente a 72 milioni di euro circa, sono stati finanziati appena 3 progetti per il valore di 8 milioni e mezzo. 47 progetti che riguardano l’impiantistica sportiva, la riqualificazione urbana, il potenziamento dei servizi, che riguardano 47 comuni dell’Isola, potrebbe finalmente trovare un giusto finanziamento con queste somme.
Così facendo, noi li potremo immediatamente rendere disponibili ai comuni destinatari, di questi che hanno proposto questo finanziamento, ai destinatari, quindi, delle stesse somme, rispetto al mantenimento di questi 115 milioni di euro, come spesa indistinta, perché diversamente queste somme rimarranno là e non sarebbero utilizzabili.
Allora, cosa dico io? Ho letto anche un ordine del giorno che ha presentato la Commissione, in ragione di questo ordine del giorno, vengono tolti soldi alla “Zona franca legalità di Caltanissetta” e si dovrebbero fare altri cantieri di lavoro per gli enti di culto.
Le proposte sono due: o noi manteniamo questo ordine del giorno, oppure possiamo fare un emendamento all’ordine del giorno della Commissione, per cui, alla fine, aggiungiamo che dei 115 milioni di euro, 63 milioni e mezzo siano destinati per finanziare quella graduatoria, così come è stato fatto per il Patto del Sud, che ha inserito la graduatoria sull’impiantistica sportiva, hanno utilizzato quella graduatoria, finanziandola sino alla concorrenza di 50 milioni di euro, noi diciamo, prendiamo questa graduatoria che più o meno è analoga, quella era la 3.3.2.1., questa è la 3.3.2.2. e la finanziamo, perché le risorse ci sono.
Entro giugno, pertanto, vicepresidente, il Governo avrebbe il merito di avviare i cantieri. Abbiamo dei progetti cantierabili esecutivi, che possono essere immediatamente messi a bando perché dobbiamo sprecare questa occasione?
Con questa misura e con questa graduatoria, immediatamente – ribadisco – cantierabile, noi non soltanto rafforzeremo i servizi, rafforzeremo di infrastrutture i territori in 47 comuni dell’Isola, ma daremo anche spazio ad un’occupazione per un anno e mezzo di circa 800 persone. Significa, quindi, che coniugheremo i servizi, la infrastrutturazione territoriale e l’occupazione che oggi è la vera piaga di questa nostra terra.
DI GIACINTO. Chiedo di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DI GIACINTO. Signor Presidente, Governo, onorevoli colleghi, caro collega Falcone, per quanto riguarda i 115 milioni relativamente ai comuni, le ricordo che noi abbiamo fatto iscrivere in bilancio queste somme ai comuni. Se noi oggi li portiamo in un altro asse, che non è più quello dei comuni perché li riportiamo in un asse diverso che è quello della Regione, sappia che noi dissestiamo tutti i comuni.
Per cui, se lei vuole fare questa proposta la faccia. Sicuramente io non credo che l’Aula la possa appoggiare su questo.
Noi abbiamo fatto un calcolo in Commissione “Bilancio” che rispetto ai 25 milioni, ed è stato trovato un equilibrio in Commissione “Bilancio” rispetto a quello che è stato proposto quest’oggi in Aula, che era sufficiente la somma di 25 milioni per la zona franca. Per cui, non credo che il Governo possa in questo dirci diversamente, perché i calcoli fatti in Commissione sui 25 milioni nella zona franca erano bastevoli per fare quel tipo di operazione.
Per cui, questo è quello che ha presentato la Commissione “Bilancio”. E’ una sorta di equilibrio in termini di Gruppi parlamentari sia di maggioranza che di opposizione.
Quindi, noi chiediamo all’Aula, come Commissione “Bilancio” – mi permetto di dirlo, Presidente – di approvare questa risoluzione che è stata approvata in Commissione “Bilancio”.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, per analogia applicheremo la norma prevista per gli ordini del giorno relativi al documento di programmazione e, quindi, se l’onorevole Falcone volesse presentare un emendamento modificativo dell’ordine del giorno presentato dalla Commissione, ne ha facoltà. Dopodiché mettiamo in votazione prima l’emendamento e poi l’ordine del giorno. O altrimenti si vota l’ordine del giorno presentato dalla Commissione e, solo nel caso in cui non fosse approvato, si può mettere in votazione un altro ordine del giorno.
FALCONE. Chiedo di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FALCONE. Signor Presidente, in riferimento a quello che ha detto l’onorevole Di Giacinto, è vero che i comuni avevano previsto in bilancio 115 milioni di euro, ma questi 115 milioni di euro sono stati già soddisfatti e sono stati soddisfatti in ragione di 50 milioni con il fondo pensioni, li abbiamo presi dal fondo pensioni. In ragione di altri 65 milioni li abbiamo soddisfatti con il mutuo che abbiamo fatto a fine anno. Per cui, i comuni hanno già chiuso. Queste somme, invece, rimarrebbero se non le utilizziamo così, le lasciamo inutilizzate e inutilizzabili.
Per cui, l’invito che io faccio è quello che, fermo restando che i comuni hanno già chiuso i loro bilanci e abbiamo già trasferito come Regione le risorse le abbiamo già trasferite anche per il fondo investimenti, non hanno nulla da chiedere.
Noi, invece, utilizziamo questi fondi per potere finanziare una misura assolutamente importante.
PRESIDENTE. Non essendo, quindi, pervenuti emendamenti all’ordine del giorno n. 644, con il parere favorevole del Governo lo pongo in votazione. Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E’ approvato)
L’ordine del giorno presentato dall’onorevole Falcone conseguentemente è precluso. FALCONE. Allora potevo presentarlo come emendamento!
PRESIDENTE. Onorevole Falcone, io l’ho invitata più volte, eventualmente, a presentare l’emendamento. Non è pervenuto alcun emendamento alla Presidenza. Ho annunciato prima qual era il Regolamento che avremmo seguito. L’emendamento, a questo punto, non è più presentabile. L’ordine del giorno è approvato. Resta utile, comunque, il confronto parlamentare che c’è stato di cui, ovviamente, il Governo vorrà eventualmente tenere conto.
Ai sensi dell’articolo 83, comma 2, del Regolamento interno VINCIULLO. Chiedo di parlare ai sensi dell’articolo 83, comma 2, del Regolamento interno. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VINCIULLO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Governo, com’è noto il Parlamento Europeo l’11 dicembre 2013 aveva stabilito i requisiti attraverso i quali i porti italiani dovevano essere qualificati, in porti centrali o Core work, oppure porti normali.