La notte tra sabato e domenica hanno fatto irruzione in casa di un vittoriese riducendo in fin di vita il proprietario e ferendo il fratello che ha tentato di difenderlo.
La vittima, lasciata a terra in una pozza di sangue davanti alla moglie ed ai suoi bambini, versa tuttora in condizioni gravissime.
La Squadra Mobile di Ragusa e il Commissariato di Vittoria, dopo 24 ore ininterrotte di indagini, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di due pregiudicati.
Indagini ancora in corso per ricostruire con certezza il movente.
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – sottopone a fermo per tentato omicidio aggravatoBELGACEM Hedi, nato a Vittoria il 20/11/1988 e QUATTROCCHI Fabionato a Vittoria l’8.8.80, entrambi pregiudicati.
La Squadra Mobile di Ragusa ed il Commissariato di Vittoria sono intervenuti la notte tra sabato e domenica intorno all’1.00 in ospedale in quanto era stata segnalata la presenza di due uomini feriti gravemente.
Le condizioni del ferito più grave apparivano sin da subito disperate tantochè il personale sanitario lo sottoponeva ad immediato intervento chirurgico per la compromissione di organi vitali e tuttora la prognosi è riservata.Purtroppo gli investigatori non hanno avuto neanche modo di parlare con la vittima perché incosciente.
Le indagini della Polizia di Stato si sono concentrate sull’ascolto dei testimoni e la visione delle immagini di videosorveglianza di alcune attività vicine all’abitazione della vittima.
Fondamentale per la ricostruzione completa dei fatti reato è stato ancora una volta l’intervento della Polizia Scientifica che ha raccolto diverse tracce sul luogo del delitto ed all’interno dell’auto utilizzata dai fermati per la fuga.
Le attività investigative hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda. Intorno all’una di notte i due fermati hanno fatto irruzione in casa di un vittoriese aggredendolo in presenza di moglie e figli piccoli. La donna per paura che venissero coinvolti i figli trovava riparo in una stanza della casa.Dopo averlo colpito a mani nude è intervenuto il fratello della vittima che era andato a trovarlo e tentava subito di difenderlo bloccando gli autori dell’aggressione. Nonostante i tentativi restava anche lui ferito quindi la furia degli aggressori ritornava sul loro obiettivo tanto da colpirlo con una bottiglia di vetro. Una volta in frantumi la stessa bottiglia è stata utilizzata per trafiggere la vittima procurandogli lesioni ad organi vitali.
Dopo l’aggressione, resisi conto della gravità di quanto commesso, i due si allontanavano a bordo di un’auto. Uno degli aggressori si rifugiava in casa ma l’altro non poteva andare lontano perché perdeva molto sangue. Mentre sferrava i colpi si era reciso alcuni vasi sanguigni importanti degli arti superiori pertanto si recava in ospedale fingendo di aver avuto un incidente stradale, versione sin da subito non ritenuta credibile.
Presente sul luogo del delitto un conoscente della vittima che ha caricato sul suo furgone il ferito portandolo in ospedale insieme al fratello anche lui bisognoso di cure.
I gravi indizi di reato raccolti ed il concreto pericolo di fuga, permettevano di sottoporre a fermo di P.G. i due suddetti pregiudicati. Considerate le ferite riportate da uno dei due, il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto che venisse piantonato presso l’ospedale di Vittoria mentre l’altro è stato subito accompagnato presso la Casa Circondariale di Ragusa.
Gli investigatori sono ancora a lavoro per chiarire alcuni aspetti della vicenda, tra tutti il movente di una così brutale aggressione addirittura in presenza dei figli della vittima.
“La Polizia di Stato di Ragusa, intervenuta immediatamente dopo la consumazione di un gravissimo fatto reato, ha potuto sottoporre a fermo i due soggetti grazie ad un incessante lavoro degli investigatori. È fondamentale in casi del genere avviare le indagini in modo tempestivo così da poter raccogliere fonti di prova che altrimenti andrebbero disperse”.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola