PALERMO –“Non è accettabile che i lavoratori dell’ex Provincia regionale di Siracusa salgano sulle impalcature per chiedere il sacrosanto diritto agli stipendi. Il vicepremier e Ministro Matteo Salvini venga a Siracusa e rassicuri con garanzie reali i dipendenti del Libero Consorzio, ridotti alla fame”.
E’ fortemente critico il deputato all’Ars, l’autonomista, Pippo Gennuso, che rivendica al governo centrale i dieci miliardi mai trasferiti alla Regione siciliana. “L’emergenza non riguarda soltanto l’immigrazione tanta cara al Ministro Salvini – afferma Gennuso – qui ci sono problematiche serie e la gente è stanca di continuare a sentire spot elettorali con l’obbiettivo di prendere voti alle Europee. L’ex Provincia regionale di Siracusa ha dichiarato il dissesto e non può bastare che a capo dell’Ente sia arrivato il commissario. Servono risposte tangibili, perché centinaia di famiglie sono sul lastrico, ai livelli che non sanno più cosa dare da mangiare i propri figli. Salvini faccia una visita lampo a Siracusa parli con i quasi mille lavoratori, compresi quelli della partecipata per rendersi conto che la misura è oramai colma. Qui ogni giorni non facciamo che ascoltare cose inutili che non riguardano né Siracusa, né la Sicilia. Si parla di Tav quando qui le strade provinciali sono delle mulattiere e le autostrade che ci sono sono pure a rischio. Non ci possono essere due Italie: un anno per ricostruire il Ponte Morandi di Genova, cinque anni e forse qualcosa in più, per ricostruire un viadotto sulla Catania – Palermo.
Lo Stato deve trasferire le somme dovute alla Sicilia perché spettano. Non possiamo andare a Roma con il cappello in mano a chiedere l’elemosina”.
Il parlamentare “autonomista” chiede che si definisca una volta per tutte la questione legata alle accise. “In provincia di Siracusa, così come a Gela e Milazzo – dice il deputato – raffiniamo benzina, gasolio e materie plastiche. Insomma produciamo morte e veleni e delle accise non abbiamo nulla perché finiscono nelle casse dello Stato. I siciliani sono stanchi di essere trattati a pesci in faccia. E non può essere il reddito di cittadinanza lo specchietto per le allodole che risolve i problemi del lavoro. Credo che sia una mancia del governo giallo-verde in vista delle future competizioni elettorali. Ministro Salvini – conclude Gennuso – la situazione nell’isola è drammatica, lo venga a constatare di persona. Non creda alle belle parole dei suoi yes man che indegnamente la rappresentano nel territorio”.
Palermo, 5 febbraio 2019