Una importante vittoria dei movimenti, della società civile, della ragione
Proseguiamo con più impegno la campagna per vincere il referendum per l’acqua pubblica
Il governo ha deciso di abrogare tutte le norme previste per la realizzazione degli impianti nucleari in Italia. L’emendamento, inserito nel decreto legge omnibus all’esame del Senato, comporterà – quando il decreto verrà convertito in legge – la decadenza del referendum già fissato per giugno. È una vittoria del movimento che in questi anni si è battuto contro il ritorno del nucleare, raccogliendo e facendosi portavoce di un sentire diffuso, maggioritario nel Paese. Di questo ha dovuto tener conto il governo, la cui decisione non è sicuramente dettata da un’improvvisa conversione alle ragioni ambientaliste quanto al timore di registrare una sonora sconfitta all’appuntamento referendario.
In campo restano i due quesiti per la ripubblicizzazione dell’acqua: la battaglia per la difesa dei beni comuni e per un diverso modello di sviluppo trova in questa prima importante vittoria un motivo in più per proseguire con ancora più determinazione la campagna per vincere il referendum per l’acqua pubblica. La formulazione dell’emendamento presentato non deve però indurci a abbassare la guardia. Vigileremo perché l’iter legislativo della rinuncia al nucleare prosegua fino a compiere tutti i passaggi necessari. L’abrogazione delle norme, inoltre, viene collegata alla «necessità di acquisire ulteriori evidenze scientifiche». Non si può quindi escludere che tra un po’ di tempo questo o un altro governo torni alla carica. Per evitare questo rischio bisogna ora insistere perché si lavori a un piano energetico nazionale basato sul risparmio e le fonti rinnovabili, come da tempo il movimento antinucleare va chiedendo.
A Rosolini, il Comitato Promotore del SI, allestirà dei banchetti informativi domenica 24 aprile lungo il corso Savoia.