Il libro di Salvo Sorbello sulla pesca del tonno nel sud-est siciliano è stato al centro di un interessante incontro promosso dalla Società Siracusana di Storia Patria, svoltosi ieri nella sala convegni di Palazzo Impellizzeri.
Dopo l’introduzione del presidente della Società di Storia Patria, prof. Sebastiano Amato, che ha evidenziato come il libro di Sorbello, socio dell’associazione, rappresenti un’opera molto importante perché consente di avere un quadro ampio e completo sulle tonnare della zona sud del siracusano, è intervenuta la dottoressa Lavinia Gazzè, dell’Università di Catania.
Lavinia Gazzè ha messo in luce i vari aspetti affrontati dal libro: da quelli storici, sull’evoluzione della pesca del tonno nel corso dei millenni alla grande rilevanza che la costruzione delle tonnare ebbe per lo sviluppo di molte zone della Sicilia e della provincia di Siracusa in particolare. La Gazzè ha poi acceso i riflettori sui Nicolaci di Villadorata, che sulle tonnare costruirono le loro fortune e sulla vita condotta dai tonnaroti, guidati dal rais, a Vendicari, a Marzamemi ed a Capo Passero.
È poi intervenuto l’autore del libro, Salvo Sorbello, il quale ha sottolineato come il volume abbia soprattutto l’obiettivo di ricordare l’importanza che la pesca del tonno aveva anche nel siracusano e di evidenziare come gli edifici delle tonnare, costruiti in luoghi di stupefacente bellezza e perfettamente integrati con il territorio, debbano essere ristrutturati coniugando la tutela e la valorizzazione del patrimonio con un’utilizzazione sostenibile. “Occorre puntare su turismo, innovazione e paesaggio, con la convinzione che non può esserci futuro per la nostra terra – ha affermato Salvo Sorbello – se dovessimo malauguratamente smarrire la nostra identità sociale e culturale”.
L’editore Emanuele Romeo ha reso noto il considerevole successo che il libro sta già riscuotendo anche in libreria e nel corso dell’incontro sono stati inoltre proiettati interessanti filmati sulla pesca in Sicilia, a cura di Enzo Bongiovanni, presidente dell’Associazione Trireme.