“Abbiamo voluto prendere conoscenza della situazione del nostro Piano di Riequilibro Finanziario Pluriennale che, a norma di legge, oggi avrebbe dovuto essere già approvato”. Esordisce così il Sindaco Pippo Incatasciato al rientro dalla sua missione a Roma presso il Ministero dell’Interno per incontrare i Funzionari Responsabili del Dipartimento che si occupano dei Piani di Riequilibrio finanziari pluriennali.
Per l’occasione il primo cittadino era accompagnato dal vice Sindaco Giuseppe Branca e dal Responsabile del Settore Finanziario Carmelo Lorefice.
“Un incontro direi abbastanza positivo – prosegue Incatasciato – nel corso del quale abbiamo avuto la possibilità di illustrare ampiamente il nostro Piano e andare a rilevare quali sono le nostre necessità affinchè questo Piano venga ad essere attenzionato, istruito ed esitato con la celerità che il caso richiede, consapevoli comunque che assieme al nostro Comune ce ne sono altri 400 che sono in attesa di un riscontro. Questo non ci preoccupa perché abbiamo sottolineato ai Funzionari che noi siamo presenti, che monitoriamo la situazione giornalmente pronti a supportare qualsiasi altra eventuale documentazione possa essere richiesta. A tal riguardo abbiamo programmato un nuovo incontro a breve scadenza. Abbiamo inoltre chiesto lumi anche sul provvedimento, che dovrebbe essere adottato in fase di approvazione della Finanziaria, ovvero l’anticipazione dal fondo di rotazione ai Comuni che hanno presentato il Piano, pari al 50% della somma stabilita”.
E sull’erogazione di queste somme il Sindaco fa una precisazione, dando anche così una risposta ai dipendenti comunali che sono in stato di agitazione per la mancata corresponsione ad oggi di tre mensilità.
“Tengo subito a precisare – afferma il Sindaco – che l’eventuale approvazione del Piano e l’erogazione delle relative somme non sta a significare che queste possano essere impegnate per il pagamento delle retribuzioni in virtù di quanto previsto dall’art. 73 della Finanziaria che il Governo nazionale si appresta ad approvare che recita testualmente:
“In considerazione dei tempi necessari per la conclusione dell’iter di accoglimento o diniego della Corte dei Conti del piano di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art. 243-bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, gli enti che chiedono di accedere alla procedura di riequilibro finanziario possono richiedere al Ministro dell’Interno un’anticipazione a valere sul Fondo di rotazione di cui all’articolo 243-ter del decreto legislativo n. 267/200, nella misura del 50% dell’anticipazione massima concedibile, da riassorbire in sede di concessione dell’anticipazione stessa a seguito dell’approvazione del piano di riequilibrio da parte della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. Le somme anticipate devono essere destinate al pagamento dei debiti fuori bilancio per beni, servizi e forniture con le imprese, previo formale riconoscimento degli stessi, nonché ad effettuare transazioni ed accordi con i creditori. In caso di diniego del piano di riequilibrio finanziario da parte della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, ovvero la mancata previsione nel predetto piano delle prescrizioni per l’accesso al Fondo di rotazione di cui all’art. 243 – bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, le somme anticipate sono recuperate dal Ministero dell’interno secondo le modalità di cui ai commi 128 e 129 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228. Le somme recuperate sono versate all’apposita contabilità speciale relativa al Fondo di rotazione”. Un aspetto – conclude Incatasciato – che deve essere comunque valutato con positività in quanto l’Ente, non avendo la costante pressione dei pagamenti ai creditori, potrà immediatamente destinare le somme introitate attraverso i trasferimenti nazionali e regionali nonchè gli introiti derivati dagli incassi comunali al pagamento degli stipendi”.
Il Responsabile Ufficio Stampa – Giuseppe Lorefice