Le dinamiche di assegnazione dell'area PIP a parcheggio sono ormai chiare a tutti, tranne che al sindaco ed al suo esparto, che preferiscono liquidare con una risatina e qualche slancio di vittimismo le nostre denunce, piuttosto che fornire risposte adeguate e motivate. A supporto della nostra denuncia, infatti, possiamo vantare un lavoro attento ed obiettivo basato sull'analisi di documenti pubblici che, contrariamente a quanto insinuato dal sindaco, sappiamo ben leggere ed interpretare. Ci rammarica il fatto che il dott. Salemi si sia sentito personalmente offeso, anche perché di invettive contro la sua persona non vi è traccia. Se l'esperto Salemi ci accusa di aver rispolverato un verbale di 20 anni fa, dobbiamo rispondere che, di certo, non siamo stati noi a riesumare un'associazione non più esistente per dar luogo al valzer di cui abbiamo ampiamente parlato, con tutte le conseguenze amministrative e penali che un fatto di tale gravità comporta. Per dimostrare ulteriormente che è nostra abitudine esprimerci solo con documenti alla mano, invitiamo il dott. Salemi a rileggere la Determina Sindacale n° 26 del 28-06-2018 che disciplina il contenuto del suo incarico, tra le cui competenze figura la “… cura dei rapporti tra i diversi assessorati per il coordinamento degli interventi- cura dei rapporti esterni con le Organizzazioni politiche, sociali ed economiche della città..”. A maggior ragione, dunque, avrebbe dovuto controllare la regolarità di una procedura che coinvolge un’associazione di cui egli stesso è membro. Riguardo alle critiche (queste si sterili) in relazione al tipo di opposizione che si auspica per il bene commune, riteniamo che l'opposizione sia costruttiva quando non si assopisce sugli scranni del palazzo consiliare, ma tiene alta l'attenzione su ogni vicenda che possa riguardare direttamente o indirettamente la comunità e che possa ledere i diritti e gli interessi dei cittadini tutti. La nostra non è una politica fatta sui social. Essa nasce dal territorio e dal cittadino per essere poi divulgata tramite ogni mezzo di comunicazione, perché un'adeguata informazione è presupposto essenziale per la rinascita del nostro paese, e noi abbiamo l’obbligo morale di rendere a tutti note vicende di questo genere. Il resto lo faranno le autorità competenti, dopo i necessari e opportuni accertamenti per l’individuazione delle rispettive responsabilità.