Un omaggio floreale alla cantante Anna Tatangelo ospite di una sagra a Rosolini, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il sindaco Pippo Incatasciato che quella sera era stato fischiato al Parco di Verde a Valle, è andato su tutte le furie, quando ha appreso dal profilo Facebook del suo vice, Giovanni Spadola, che l’artista di Sora era stata omaggiata con un mazzo di fiori dall’assessore agli Spettacoli. Giovanni Spadola questa mattina alle 10,30 ha protocollato le dimissioni da vice sindaco e assessore. Con Incatasciato non c’era mai stata un’alleanza politica, bensì elettorale. E proprio il leader di Giovani Rosolinesi, ha forti responsabilità per avere indirizzato il suo Movimento sulla scelta del candidato sostenuto anche dal Pd. Spadola all’uscita del municipio non ha rilasciato alcuna dichiarazione. “E’ tutto scritto nella lettera di dimissioni”. La pubblichiamo integralmente ed è rivolta al primo cittadino di Rosolini.
Sono costretto a rassegnare le dimissioni di assessore e vice sindaco del Comune di Rosolini, perché è venuto meno il rapporto di fiducia tra te, che dovresti essere la prima carica istituzionale della città, ed il sottoscritto. Le mie dimissioni sono anche di natura politica non condividendo il percorso intrapreso dalla tua amministrazione su alcuni temi importanti per la città, come ad esempio il settore dell’Ecologia. Mi hai rimproverato di apparire sui giornali, che non dovevo salire sui palchi durante l’estate Rosolinese, hai proceduto alla intempestiva rotazione dei dirigenti comunali nonostante io non fossi d’accordo considerato il momento difficile che la città vive e non hai condiviso che io facessi un omaggio floreale alla cantante Anna Tatangelo, venuta a Rosolini, a chiusura dell’ottava Sagra dell’Arancino. La pensiamo diversamente anche sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Per quanto riguarda il conferimento nelle zone di periferia io sono fermamente convinto che la città si debba unificare con il porta a porta. Per te la soluzione è quella dei cassonetti con il rischio di fare diventare le zone periferiche, delle discariche a cielo aperto. Con i miei 37 anni ed un’attività da imprenditore, non sono un personaggio a comando e credo che sia giusto interrompere in tempo utile questo rapporto. Non rinnego quanto fatto da assessore per la mia città. Mentre altri erano a godersi il sole ed il mare di luglio ed agosto, io giravo per le strade con gli operatori ecologici che hanno lavorato pur non percependo correttamente gli stipendi. Ci ho messo il cuore, avrei voluto fare di più per la mia città, ma non sono stato messo nelle condizioni di potere fare quanto avrei voluto nell’interesse dei rosolinesi. Lascio , con un pizzico di rammarico, ma continuerò a battermi per il bene comune, slogan che ha accompagnato tutta la mia campagna elettorale.
A sessantadue giorni dall’insediamento dell’amministrazione , il rischio di Incatasciato di non avere più la maggioranza in consiglio è palpabile. Per coerenza i consiglieri eletti nel Movimento Giovanni Rosolini, Peppe Agricola, Lorena Gerratana e Monaco, che alla vigilia del voto del 10 giugno nessuno voleva ospitarli nelle proprie liste perchè ritenuti “vincenti” dovrebbero seguire Spadola. Ma in politica spesse volte la coerenza è un optional.