Dall’inizio dell’anno, con il diretto impulso del Comandante Provinciale di Siracusa, Col. Luigi Grasso, sono stati ulteriormente intensificati i controlli dei Carabinieri di tutta la provincia che, con la collaborazione dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro in materia di caporalato e lavoro nero soprattutto nel settore dell’impiego agricolo, hanno impresso ulteriore efficacia all’attività di contrasto allo sfruttamento della manodopera. Gli accertamenti effettuati dai militari dell’Arma non hanno riguardato solo l’impiego di manodopera presso le aziende di settore ma anche, lungo le arterie stradali, a mezzi e veicoli con a bordo persone destinate all’impiego nelle attività di raccolta nei frutteti e nelle serre, nonché a siti dove avevano trovato ricovero estemporaneo cittadini extracomunitari. Nei primi sette mesi del 2018 a seguito delle oltre 120 ispezioni ad attività imprenditoriali agricole, con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sono state controllate quasi 550 posizioni lavorative , quasi il 30% in più rispetto al 2017, in cui sono emersi oltre 130 casi di impiego di lavoratori in nero e la conseguente sospensione di oltre 40 attività nonché l’applicazione di sanzioni per oltre 220mila euro. Ma è sul fronte del contrasto al caporalato e dell’impiego di manodopera nel settore agricolo, che l’azione di controllo è stata maggiormente indirizzata. In questo ambito sono state effettuate oltre 30 ispezioni, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nel corso delle quali sono state verificate oltre 260 posizioni lavorative, il 110% in più rispetto ai primi sette mesi del 2017, quasi 40 delle quali sono risultate essere irregolari (il 35% in più rispetto a quelle registrate fino a luglio 2017). Anche in questo ambito sono state sospese 11 aziende con l’elevazione di sanzioni per oltre 120mila euro (più del doppio rispetto all’anno precedente sia per le attività sospese che per l’ammontare complessivo delle sanzioni).
L’azione di contrasto al fenomeno del caporalato si è sviluppata anche sotto altri profili con particolare riguardo ai controlli su strada attraverso i quali è stato verificato che chi fosse alla guida dei veicoli con a bordo persone destinate ad offrire la propria manodopera per impieghi nelle aziende agricole, fossero soggetti regolarmente autorizzati ad effettuare quel tipo di attività di trasporto persone. Nel corso di questi servizi, specificamente predisposti anche per tutelare la sicurezza della circolazione stradale, oltre all’identificazione degli occupanti, alla verifica che il numero di persone trasportate fosse conforme alla omologazione dei veicoli, sono anche state elevate contravvenzioni a norma del Codice della Strada soprattutto per il mancato uso delle cinture di sicurezza ed, in alcuni casi, per la mancata revisione degli stessi mezzi circolanti.
Assolutamente di rilievo, per i risultati conseguiti, è stata anche l’attività di monitoraggio delle aree dove cittadini, soprattutto di origine extracomunitaria, hanno trovato ricovero estemporaneo per poi essere impiegati nei lavori di raccolta di generi ortofrutticoli. I servizi appositamente predisposti anche in aderenza alle determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, Giuseppe Castaldo, per prevenire il verificarsi di condizioni su cui il fenomeno del caporalato possa facilmente attecchire ed anche manifestazioni di degrado ambientale, hanno consentito ai Carabinieri di individuare, nella zona di Cassibile, dapprima una tendopoli di fortuna con la presenza di quasi 40 persone che abitavano in condizioni assolutamente problematiche riparandosi in tende e baracche costruite in modo del tutto precario, e, pochi giorni dopo, di intervenire all’interno di un insediamento abusivo costituito complessivamente da oltre 50 baracche in legno e lamiera che alloggiavano oltre un centinaio di persone, anche in questo caso di origine extracomunitaria. Per quest’ultimo sito, i Carabinieri del Comando Provinciale, con la collaborazione del Comune di Siracusa e con il coordinamento della Prefettura, nei prossimi giorni provvederanno a bonificare l’area trovando una adeguata sistemazione alloggiativa a coloro che ancora frequentano quel sito.
I servizi dei Carabinieri e dei reparti specializzati dell’Arma, finalizzati alla prevenzione e contrasto della piaga sociale come il caporalato e l’impiego di lavoro nero che favoriscono situazione di degrado umano e di sfruttamento, proseguiranno con costante impegno su tutto il territorio della provincia.