Il Sindaco di Noto scrive al Presidente dell’ATO Idrico e a tutti i componenti dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione di detto Consorzio, a seguito della lettera dell’ing. Figura con la quale si rendeva noto che per ben cinque volte le riunioni del CdA non si sono potute tenere a causa del mancato raggiungimento del quorum necessario per la validità delle sedute.
Il Sindaco di Noto evidenzia la gravità di quanto sta avvenendo che di fatto genera, a favore della Sai 8, una paralisi dell’attività dell’ATO Idrico Sr 8. Anche se dietro questi comportamenti dei componenti il CdA del Consorzio c’è qualche motivazione, che in ogni caso avvantaggia la Sai 8 per le azioni che si volevano intraprendere a seguito delle varie inadempienze, una cosa è certa che il senso di responsabilità del ruolo e dell’incarico ricoperto deve portare tali soggetti a prendersi le proprie responsabilità con atti amministrativi.
Oggi tale inerzia, anche a seguito della sospensione forzata per motivi precauzionali di grande opportunità del Presidente Bono, fa piombare l’ATO Idrico in una condizione di assoluta inattività a tutto vantaggio della Sai 8 che così non ha di fatto alcun controllore.
Così come già emerso, è necessario che si proceda eventualmente alla nomina di un commissario per controllare l’operato della Sai 8, garantendo però, per la tutela di tutti i comuni, che tale soggetto sia fermo e deciso nella sua attività di controllo e che tutto ciò invece non sia la conseguenza a cui “qualcuno” vorrebbe arrivare per liberarsi del controllo dell’ATO Idrico che fino ad oggi c’è stato e ha evidenziato tantissime volte l’operato inadempiente della Sai 8.