In merito ai fatti accaduti negli scorsi giorni, la presenza di immigrati nudi nelle spiagge cittadine, non si può non condannarli perché contrari alle regole di una società civile.
Purtroppo con le nuove linee guida del Ministero degli Interni, l’hotspot è diventato un centro di accoglienza con i tempi di soggiorno che si allungano, mentre prima erano ridotti a 24/48 ore.
Con i nuovi accordi internazionali gli immigrati devono essere suddivisi fra diverse nazioni ospitanti: è già venuta a Pozzallo la Commissione francese e a seguire sarà la volta di quella tedesca e poi di quella spagnola.
In questo modo i tempi si allungano rispetto a quanto avveniva prima e non è certamente pensabile di rinchiuderli senza che abbiano possibilità di uscire.
In aggiunta a ciò va chiarito che questi comportamenti, per alcune delle popolazioni alle quali appartengono i migranti, sono ritenuti normali nei paesi di origine.
“Nella mattinata di ieri – afferma il Sindaco Ammatuna – ho interloquito con il capo di Gabinetto del Ministro Salvini, il Prefetto Piantedosi, ottenendo che 82 ospiti dell’hotspot siano trasferiti nelle stessa serata a Messina”.
“Sempre ieri, nel pomeriggio – continua il primo cittadino di Pozzallo – ho ricevuto una telefonata dal Prefetto Pantalone, il capo del Dipartimento del Ministero degli Interni che si occupa della problematica, con la quale mi veniva assicurato che 50 ospiti partiranno il 2 agosto per la Francia e che altri 50 a breve raggiungeranno la Germania”.
“Nel frattempo – prosegue Roberto Ammatuna – i mediatori culturali stanno lavorando a pieno ritmo per impedire che fatti analoghi si ripetano”.
“Nonostante i risultati ottenuti – conclude il Sindaco – non ci fermeremo, perché la città di Pozzallo, la cui popolazione è giustamente preoccupata per quanto accaduto, deve essere ascoltata e tutelata”.
Staff Sindaco