Proseguono a ritmi sempre più serrati gli incontri di Pippo Incatasciato, candidato a sindaco di Rosolini, a meno di quindici giorni dalle amministrative del 10 giugno. Oltre ai tantissimi comizi rionali che vedono il candidato presente in ogni quartiere della nostra città, per “entrare” nelle case dei cittadini ed ascoltare i loro bisogni e le loro richieste, ieri pomeriggio Pippo Incatasciato ha partecipato anche ad una intervista presso la locale emittente radiofonica Radio Ram. L’intervista andrà in onda giovedì 31 maggio e martedì 5 giugno in cosa alle edizioni di Ram Notizie delle 14,30, delle 17 e delle 19,30. Al centro dell’intervista i punti principali di quella che sarà l’attività amministrativa del candidato sindaco e di tutta la coalizione che lo sostiene, a partire dal rilancio della nostra città da un punto di vista non solo economico ma anche sociale e culturale.
Noi ci siamo da sempre fatti portavoce delle istanze dei cittadini, ascoltandole e cercando di dare risposte. Abbiamo sentito problemi che vanno dall’occupazione ai servizi sociali, dall’approvvigionamento idrico all’illuminazione soprattutto nelle zone periferiche come le contrade, dalla riorganizzazione del piano della viabilità alla questione dell’impianto delle serre nel terreno dell’ex proprietà Masaracchio, istanza di cui ci siamo fatti subito portavoci con tutti i rischi che questa scelta ha comportato. Dall’ascolto di queste istanze è venuto fuori il nostro programma, che costituisce il nucleo di quella che sarà la nostra azione politico-amministrativa.
Una delle prime azioni da compiere sarà quella di rivedere il Piano urbanistico Commerciale, non proponendo alla città un centro commerciale ma rivalutando le piccole imprese di vicinato.
La nostra azione dovrà essere incentrata sulla creatività, sulla competenza e sul coraggio delle scelte, componente fondamentale nella visione di un politico. Questo coraggio servirà quando si dovrà rivisitare la pianta organica del Comune per vedere come sistemare tutte le categorie per efficientare l’organico e far ripartire la macchina comunale. Una delle priorità sarà la riorganizzazione del corpo di Polizia Municipale, allo stato attuale dotato di poche unità ma che è il primo organo ad occuparsi della sicurezza in città e che pertanto dovrebbe essere il fiore all’occhiello di ogni amministrazione comunale. Altro punto prioritario sarà l’efficientamento dell’Ufficio tributi internalizzando i servizi e tutelando il cittadino; sarà necessario andare a stanare i furbi che non vogliono pagare i tributi, ma allo stesso tempo dando la possibilità a coloro che non possono pagare di offrire in cambio un servizio, attuando così la misura del “baratto amministrativo”.
Tutto questo non può prescindere da una manovra economica il cui asse portante è sicuramente la raccolta dei rifiuti solidi urbani con la creazione di un ufficio comunale che si chiama “area di raccolta ottimale”, dove vengono immagazzinati tutti i dati e che possa monitorare sia il cittadino che l’operatore. Con questo servizio di monitoraggio e con l’ausilio di qualche onlus che si possa occupare di un servizio di guardia ambientale, quindi andando a vigilare sulla raccolta e facendo capire al cittadino che una raccolta differenziata fatta bene porta dei ricavi che si traducono in risparmio sull’imposta sui rifiuti. Altro punto su cui porre l’attenzione, non solo per il rispetto dell’ambiente ma anche per il risparmio economico che porta, è quello dell‘efficientamento energetico con impianti di energia alternativa, ad esempio negli edifici scolastici e nella Casa comunale.
Punto fondamentale della nostra azione di governance volta alla crescita della città è il coinvolgimento dei giovani nella politica. Nelle nostre liste sono presenti tanti giovani, che hanno aderito al nostro progetto nel tempo e con i quali abbiamo instaurato un dialogo che oggi spinge questi giovani ad impegnarsi in maniera attiva nella politica, non rimanendo relegati ai margini di una consulta. Il compito che ci siamo fissati è quello di responsabilizzare i giovani, di creare un ponte tra la nostra generazione e quelle future, in modo che siano pronte alla sfida politica del governo della città.
I cittadini non sono, come troppo spesso si pensa, disamorati della politica: noi abbiamo avuto modo di vedere in questi giorni di comizi rionali come il cittadino sia partecipe, come sia interessato al programma politico di coloro che aspirano a governare la città e come siano pronti a dare i loro suggerimenti e a presentare le loro istanze. È vero però che la cittadinanza è stata abbandonata dagli amministratori, non c’è più dialogo politico ma c’è solo l’amministratore che prende decisioni e la città che non può fare altro che prenderne atto. Il cittadino va reso partecipe della vita amministrativa, anche realizzando momenti di ascolto degli abitanti dei vari quartieri con le loro peculiarità e i loro bisogni.
Questa città è anche depressa dal punto di vista della socialità, siamo chiusi in casa piuttosto che uscire e vivere le festività come si faceva una volta. Bisogna che l’amministrazione intervenga e riporti le festività da una parte all’altra della città, affinchè tutti possano parteciparvi.
Le idee ci sono, la voglia di fare anche. Noi siamo pronti a fare bene.